Cantù, sei tu la più bella del reame

L’Acqua S. Bernardo ha allestito una squadra decisamente all’altezza delle attese e dell’obiettivo serie A. Roster forte e di qualità. Presunti nei: il poco atletismo dei lunghi e la non eccelsa pericolosità perimetrale degli esterni

Non c’è chi non veda l’Acqua S.Bernardo assoluta protagonista la prossima stagione. Non solo per motivi squisitamente di cuore quale quelli che scaldano i tifosi, ma per disamine obiettive dello stato dell’arte da parte degli addetti ai lavori. Vero che Cantù non sarà sola e non sarà l’unica candidata alla promozione diretta in serie A, ma intanto la bontà e qualità del roster appaiono di tutta evidenza e sono sotto gli occhi di tutti (e nell’infografica accanto lo si può mettere a confronto con quelli precedenti nelle annate in seconda serie) ponendola quale principale indiziata. Con l’aggiunta che a guidarla c’è un coach che ha fatto benissimo nelle ultime due stagioni e che pure nella sua Brianza è atteso da riconferme in tal senso.

A mercato ormai chiuso - per Cantù - , si può constatare come dieci giocatori della forza e del valore complessivo di quelli a libro paga del club biancoblù nessun altro se li può permettere. Sul mercato sembra proprio che si sia agito per benino cercando di colmare alcune lacune o quantomeno provare a sopperire a taluni limiti. Insomma, per il quarto anno consecutivo si andrà all’assalto della serie A con un organico che appare più che mai all’altezza della situazione e, soprattutto, della rinnovata esigente richiesta. Il roter è il più completo dell’A2 e a livello di primo quintetto forse solo la Fortitudo può avere altrettanta voce in capitolo.

Ciò premesso, si può andare a cercare qualche pelo nell’uovo, giusto per non lasciarsi trasportare da toni oltremodo trionfalistici. E allora è possibile azzardare l’analisi partendo proprio dall’ultimo arrivato, l’ala forte Grant Basile (gran bel colpo), il cui innesto ha decisamente un senso sotto il profilo tecnico perché in fondo si tratta di un “5” tattico. Probabilmente, Brienza fa conto sul fatto che Burns possa marcare i “4” perché Basile fa più fatica. A livello offensivo una quadra la si trova sempre (può anche giocare insieme a Possamai), mentre la perplessità potrebbe palesarsi in difesa, con Baldi Rossi che non è del tutto a suo agio a marcare i pari ruolo (così come Basile) e l’unico tra i lunghi che può essere sacrificato a tale necessità appare Burns.

Con Possamai - che potrebbe essere la più bella sorpresa della stagione - giocatore di “pavimento” e di taglia, nel pacchetto lunghi forse manca globalmente un elemento più atletico/verticale. Burns è dinamico, ma ha la sua bella età e Baldi Rossi che vanta un quoziente intellettivo cestistico elevatissimo e una bella modalità di come saper stare in campo non eccelle per doti atletiche. Resta il fatto che le squadre di Brienza, tradizionalmente, propongono lunghi a completa protezione del ferro ed esterni che collassano dentro l’area a dar manforte.

E siamo ai piccoli, con la coppia di play De Nicolao-Valentini che, per come assortita, non ha eguali nella categoria. Quanto agli altri, occorrerà verificare come Moraschini saprà recuperare dall’infortunio e soprattutto quale sarà la sua collocazione, dopodiché Piccoli è uno specialista eccellente nonché giocatore/collante di prim’ordine e Riismaa - molto intrigante - non uno di ball handler quanto piuttosto di consistente spot-up e per di più con discreta taglia.

McGee è un lusso per la categoria, ma sul perimetro la batteria degli esterni non ha particolare vocazione dai 6.75, eccezion fatta per l’estone. Anche se poi ci sono i lunghi a venire in supporto visto che da dietro l’arco tirano tutt’altro che male...

Dopo aver provato a rintracciare qualche piccolo neo nel contesto di una pelle liscia e vellutata come quella di una pesca, va altresì constatato che questa squadra si presta a diverse soluzioni tattiche: dal giocare “grande” ad avere Moraschini che da esterno va spalle a canestro, a disporre di un “5” tattico che sa fare pick’n and pop come Basile. E che quest’ultimo, con Piccoli, McGee e De Nicolao, compone una batteria indispensabile nel contesto di un gruppo, vale a dire quella degli uomini/squadra.

© RIPRODUZIONE RISERVATA