Cantù sfida Forlì per ritrovare sé stessa

Basket Reduci da tre sconfitte consecutive i brianzoli devono assolutamente ripartire questa sera a Desio. Quella romagnola è squadra di talento, ma incostante

Mettere un punto alla sequenza di sconfitte, ritrovare sé stessi e riprendere la marcia. Non c’è altro tema di discussione a Cantù, dopo tre ko consecutivi che hanno evidenziato tante difficoltà nella S.Bernardo. Che non avrà perso troppo di vista la vetta della classifica, ma che vede arrivare - a mo’ di armata - pericolosissime avversarie, prima tra tutte la Fortitudo Bologna, con cui ha perso mercoledì al PalaDozza.

Il calendario, dopo il turno infrasettimanale, regala per quest’oggi alle 18 al PalaFitLine di Desio un’altra sfida non semplice - un mese fa forse lo sarebbe stata un po’ di più - contro Forlì, squadra di talento ma sin qui troppo incostante, relegata nel gruppone di metà classifica, con ambizioni di risalita. La squadra di coach Antimo, una dozzina di giorni fa, ha battuto Rimini e tanto basta per renderla pericolosissima.

Double face

C’è da superare un empasse forse fisico, forse mentale - le cause di questo blocco non sono ben chiare - che ha intorpidito Cantù nelle ultime uscite. Una squadra double face, capace anche nelle sconfitte di approcciare bene e di perdersi con inquietante regolarità dopo l’intervallo. Collezionando terzi quarti da brividi, come dicono i numeri recenti: 23-9 contro Rieti, 25-9 contro Milano e 23-7 contro Bologna. Tutti a favore degli avversari.

La squadra, più di tutto, non riesce a tamponare il livello agonistico proposto dagli avversari. Un momento di crisi, in una partita, è nell’ordine delle cose e Cantù ne ha avuti anche in passato. Ma ha quasi sempre, nella prima parte di stagione, ha saputo reagire e controbattere, spesso vincendo questi duelli a colpi di break. Ora non succede più e cancellare queste mancate reazioni è il primo punto all’ordine del giorno.

Le contromosse? La squadra sta lavorando per cambiare il vento, consapevole che siamo alle ultime chiamate per continuare ad alimentare sogni e speranze di gloria. Qualcosa probabilmente cambierà nel roster. Lanciare Okeke nella mischia, dopo il lungo infortunio, forse è stata una mossa prematura. Potrebbe essere lui, questa sera, a farne le spese con un’esclusione dal roster. Non sarebbe chiaramente una punizione, ma solo una scelta attendista: nel giocatore Cantù crede ciecamente, ma gli si vuol dare più tempo per poter essere davvero efficace, prevedendo anche allenamento individuali.

Malato da curare

Con un McGee recuperato, si spera molto più incisivo rispetto al suo ritorno in campo al PalaDozza, il roster di questa sera dovrebbe prevedere il ritorno dopo settimane di Burns. Che, con la sua duttilità e la sua esperienza, può essere un’arma in più per dare più varietà ai giochi in attacco.

Un cambio nel roster, un ritorno e - come chiesto esplicitamente da coach Brienza - un palazzo completamente schierato a sostegno di Cantù. Tre ricette autoprescritte per curare il malato, che mai come ora ha bisogno di tutte le attenzioni per rialzarsi presto dal letto.

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