
( foto Butti)
S.Bernardo in trasferta al cospetto di una squadra reduce da sette vittorie di fila
BASKET
Questo sì che è un esamone per Cantù. Per testare tenuta, solidità e capacità di reinventarsi nelle difficoltà, un esercizio a cui peraltro è abituata fin dall’inizio della stagione. La S.Bernardo affronta oggi alle 18 la trasferta sul campo di Torino – arbitri Maschio, Giovannetti e Martellosio -, una partita che presenta mille insidie, ma che Cantù non può permettersi di fallire, dopo aver raggiunto il terzo posto solitario.
Le insidie son lì da vedere: le sette vittorie consecutive dei piemontesi sono la fotografia del momento brillantissimo della squadra di Paolo Moretti, tecnico tornato in pista dopo l’addio di Matteo Boniciolli, che questa squadra ha plasmato e continua a seguire da vicino. Una squadra che è entrata in zona play-in, ma che vuole cavalcare l’onda e ottenere il massimo possibile in questo finale di regular season. Il che significa bypassare le forche caudine dei play-in e accedere direttamente ai playoff.
Legittime aspirazioni di una squadra che ha trovato la quadra, contro quelle di una Cantù che la quadra la deve trovare praticamente ogni volta, cambiando un po’ pelle e giochi, ma cercando di non snaturarsi mai.
La notizia è che Dustin Hogue potrebbe essere della partita, con un minutaggio certamente non elevato, ma pronto a dare il suo contributo. Infortunatosi al bicipite femorale della coscia sinistra, ha saltato tre partite: sarebbe un recupero lampo. E sarebbe un ritorno prezioso, perché era forse il giocatore più in forma di Cantù prima dell’infortunio.
Tra i giocatori partiti alla volta di Torino, c’è anche Andrea De Nicolao. Il play scalpita: ha saltato la trasferta a Nardò, si è allenato nella prima parte della settimana con l’Under 19 e le indicazioni sono state tutte positive. Lui, inoltre, ha una voglia matta di giocare. C’è quindi la concreta possibilità che, già da oggi, possa dare un contributo minimo alla causa.
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