Cantù: Trofeo degli Angeli, a Seveso contro Verona

Partita Avversaria ambiziosa il giusto per costituire un termometro sulle attuali condizioni del roster di coach Nicola Brienza

Il Trofeo degli Angeli, ormai da qualche stagione, è il caposaldo dell’estate dell’Acqua S. Bernardo. Ultimo test prima del via ufficiale dell’annata, rappresenta l’occasione buona per godersi e applaudire la squadra. Oltreché la passerella per tutti i giocatori, vecchi e nuovi, che si meritano il cumulativo applauso della tifoseria al cospetto dei gioielli di famiglia.

Due le “chicche” di oggi. La location, visto che Cantù (ri)aprirà le porte del suo quartier generale a Seveso. E l’avversaria, squadra di pari categoria: ovvero Verona, ambiziosa il giusto per costituire un termometro sulle attuali condizioni del roster di coach Nicola Brienza, a meno di una settimana dalla Final Four di Supercoppa a Livorno.

S’inizia alle 18, cinquecento scarsi i posti disponibili sugli spalti, con possibilità di acquisto del biglietto in loco, dopo una prevendita che ha ben funzionato. Brienza, cavallo di ritorno, sa bene quanto questo appuntamento conti non soltanto per gli Eagles e per Tutti Insieme Cantù, che si dividono onori e oneri dell’organizzazione, e farà di tutto per presentare una squadra in spolvero, per quanto in spolvero e condizione si possa essere a questo punto della preparazione.

Mancherà soltanto Riccardo Moraschini, che sta bruciando le tappe sulla via del recupero dall’infortunio al ginocchio, ma che nessuno vuole che anticipi i tempi. Anzi. Di certo la Pallacanestro Cantù è reduce dalle tre ultime uscite convincenti. L’uno-due di Livigno, contro Cremona e Trento, al di là del divario di categoria e del numero di stranieri, ha detto che questo gruppo ha i crismi per una stagione da protagonista.

E il concetto è stato confermato, se non rafforzato, dal test vinto a metà settimana a Torino, contro un’altra di quelle avversarie che in A2 parte nel lotto delle protagoniste. In luce i singoli, ma anche i meccanismi di squadra. Brienza ha già dato un’impronta ben precisa in difesa, grazie anche alla disponibilità dei giocatori, mettendo qualcosa di nuovo in un attacco che risponde sì alla tradizione canturina - e cioè spinta, contropiede e transizione dopo il recupero palla -, ma che racchiude nuove e redditizie soluzioni.

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