Pallacanestro Cantù / Cantù - Mariano
Domenica 08 Dicembre 2024
Cantù-Urania, ma non chiamatelo derbino
La partita Dopo alcune stagioni di buona sopravvivenza senza patemi in A2, ora la squadra milanese punta a far qualcosa di più
È l’ora del “derbino” come viene chiamata la sfida tra Cantù e Urania Milano: squadre in campo oggi al PalaFitline di desio alle 18. Milanesi sempre sono, ma non del rango dell’Olimpia. Un derby in tono minore, che però è sempre stato vissuto in questi anni di A2 con una certa partecipazione. E poi c’è un giro non da poco di ex, parenti, ecc… A partire dalla proprietà dei milanesi: il presidente è Ettore Cremascoli, cugino di Anna, la presidente che ha scritto le ultime pagine più belle della storia di Cantù.
Altri incroci in campo: nell’Urania c’è Luca Cesana, un “figlio” di Cantù. È di Albavilla, è cresciuto nel Pgc e, la scorsa stagione, è tornato per giocare, anche se di fatto, per una serie lunghissima di sfighe (e di scelte non a suo favore) l’ha fatto davvero poco. Ex, non amato, sarà Ike Udanoh: di Cantù è stato capitano in serie A, prima della “fuga” ad Avellino. L’ultima cosa che fece a Cantù? Gli fecero accendere la Giubiana in piazza Garibaldi. Poi se ne andò.
Ma sarà un altro giocatore su cui si catalizzeranno tante attenzioni. Dei giocatori in campo e del pubblico di Desio. Parliamo ovviamente di Alessandro Gentile, figlio di Nando e fratello di Stefano, che giocò a Cantù. È uno dei classici “bersagli” del tifo canturino, un giocatore fuori categoria, un italiano con il rendimento di un americano.
E la sua presenza nell’Urania la dice lunga sulle intenzioni di una squadra che, dopo alcune stagioni di buona sopravvivenza senza patemi in A2, ora punta a far qualcosa di più, con l’obiettivo – magari non dichiarato ma certamente nelle corde – di disputare i prossimi playoff. Con il sogno nel cuore di un derby tutto milanese contro l’Olimpia.
Non parla solo il roster per Milano, ma anche la classifica. E la classifica dice 18 punti, al pari di Cantù ma con una partita disputata in più. Il che rende la sfida di stasera un autentico scontro diretto. Con Cantù che è attesa a una piccola svolta, perché la sconfitta a Pesaro qualche strascico l’ha lasciato. Non è piaciuto il modo in cui si è perso. La squadra è sembrata arrendevole, quando invece ci sia aspettava tutt’altra energia.
Nulla è compromesso e la sconfitta di Cividale (dopo 9 vittorie) contro Avellino sta a indicare che la A2 è un mondo bizzarro, pieno di sorprese. Cantù deve quindi provare a sfruttare questo turno – per poi non fallire nel recupero di mercoledì contro la Juvi Cremona -, perché il momento è cruciale: arriveranno infatti inserie anche Rimini e Udine nelle prossime due domeniche. È il momento migliore per aggredire il campionato.
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