Cantù , tra la via Emilia e il (Far) West

Basket A2 Domani scende in campo contro la Fortitudo Bologna dopo la sconfitta inattesa contro Vigevano

Cantù preoccupata, non ancora sotto choc, ma con gli interrogativi di sempre. Benché questo, di fatto, sia un campionato diverso rispetto a quelli che l’hanno preceduto, benché la denominazione di A2 sia sempre lo stesso.

Tre sconfitte in dieci partite, un ruolino che non vieterebbe sulla carta di abbattersi ma, francamente, nemmeno di gongolarsi troppo. E infatti la gente, che ha ancora le bruciature di un triennio senza successi concreti, comincia a farsi qualche domanda sulla squadra e sulle ambizioni di questa S.Bernardo che, dopo la striscia vincente di sei successi consecutivi, è stata battuta a Cividale, ha vinto con Avellino senza convincere troppo ed è stata nuovamente sconfitta sul campo di Vigevano.

Assente

E non è certo mancanza di fede o fiducia, se la tifoseria si chiede come mai una stella come Tyrus McGee non sia stata sostituita. Se lo chiede al bar, sui social, dove sia possibile intavolare un dibattito. Questo per molti è il “peccato” della società, ossia il mancato intervento sul mercato, con un americano che era chiaro avrebbe saltato sette-otto partite: un tema di cui scriviamo a parte. Chiaramente a un’assenza si può ovviare, perché il roster – come ci ripetono tutti a Cantù fin dallo scorso da agosto – è lungo e profondo. Ma qualche passo falso - in un arco di sette-otto partite - va messo anche in contro. In ogni caso, non c’è la controprova: se ci fosse stato McGee, Cantù le avrebbe vinte tutte?

Resta il fatto che la classifica, benché non ci siano squadre in vera fuga, vede Cantù – con i suoi 14 punti - già in ritardo di 4 lunghezze dalla capolista Rimini, prima a 18. In mezzo c’è solo Cividale e, al fianco della S.Bernardo, ci sono Udine, Rieti e Urania Milano. Di questo gruppone, Cantù deve ancora fare i conti con Udine, Urania e Rimini, mentre ha battuto Rieti ed è stata sconfitta da Cividale. Quindi, un numero considerevole di scontri diretti ancora da vivere e giocare. Senza contare poi alcune presunte big che non si sono ancora manifestate, come Fortitudo Bologna e Forlì, che saranno le prossime due avversarie della squadra di Brienza, in casa e in trasferta.

«Abbiamo fatto due passi indietro rispetto a quanto fatto finora», ha detto il general manager Sandro Santoro a Le News a fine partita.

Segno che qualche scricchiolio c’è e che il clima idilliaco di qualche settimana fa è forse scomparso. Sotto osservazione, non è un mistero, ci sono alcuni senatori, da cui ci si attende maggiore concentrazione e più leadership nelle partite punto a punto, tipo quella di domenica sera. Giocatori che, nella striscia vincente, avevano dato un contributo notevole, ma che ora sembrano essere meno incisivi.

Sfida

Tutte premesse un po’ pesanti che anticipano la sfida, a questo punto importantissima, di domani sera contro la Fortitudo Bologna.

Che, a sua volta, non sta vivendo un gran periodo, con coach Devis Cagnardi già sulla graticola dopo la clamorosa sconfitta interna contro Torino. Ecco perché mercoledì sarà un big match delicato per entrambe.

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