Cantù a Vigevano con Trapani nel mirino

La partita Una sfida che non si vedeva in campionato da moltisismi anni, una partita che avrà anche un ottimo contesto dui pubblico

Ultima di andata per Cantù, impegnata oggi alle 18 in trasferta sul campo della neopromossa Vigevano. Una sfida che non si vedeva in campionato da moltisismi anni, una partita che avrà anche un ottimo contesto dui pubblico: Vigevano ha una tifoseria caldissima, molto vicina alla squadra. Ma Cantù non sarà da meno, considerata la vicinanza della trasferta e l’ottimo momento dal punto di vista dei risultati.

Cantù che si ripresenta senza Baldi Rossi e Cesana – ma entrambi vedono la luce in fondo al tunnel -, ma con un Moraschini rinforzato e rinvigorito da una settimana di lavoro in più con la sua nuova squadra. Una squadra che sta dimostrando di essere più forte delle avversità e che sta trovando la giusta dimensione. Certo, l’adattarsi ogni volta – diciamo spesso – a situazioni e problematiche diverse sin qui è stato un marchio di fabbrica. Dall’avvicendamento Sacchetti-Cagnardi, allo stop di Cesana, a quello improvviso di Baldi Rossi, la casistica in questo senso non manca. Ma Cantù ha praticamente sempre risposto “presente”, andando oltre le difficoltà, dimostrandosi camaleontica nel sapersi adattare e riadattare.

Le due sconfitte non hanno inciso troppo in termini di classifica. È vero, Cantù in vetta non c’è stata moltissimo e ha sempre convissuto con Trapani quando era al vertice. Ma ha uno scontro diretto vinto, che potrebbe tornare prezioso a fine campionato. Cantù è lì, quasi appiccata, a -2 dalla capolista siciliana. Che ha perso solo contro Cantù e che, come ha ricordato coach Cagnardi, «in un intero girone ha fatto male solo in un paio di quarti». Insomma, tanta roba. E Trapani di certo non nasconde le proprie altissime ambizioni.

Ma quel secondo posto al termine del girone di andata è una posizione che, sulla carta, può anche migliorare (o peggiorare). Cantù se vince a Vigevano e Trapani perde diventerebbe prima (a pari punti) per il vantaggio nello scontro diretto. Ma se dovesse andare male e Treviglio vincesse, allora Cantù si ritroverebbe terza.

Non sono proprio quisquiglie. E non tanto per la classifica in sé, che oggi conta il giusto. Perché perdere a Vigevano sarebbe uno stop maldigerito. Perché tornerebbero a galla vecchi “fantasmi”. Cantù, nel suo percorso in A2, certe partite di tanti in tanto le ha perse. L’ha ricordato lo stesso coach, avvertendo tutti: «Ricordiamoci la nostra storia recente. Vincere o perdere certe partite può, teoricamente, farti giocare una gara 5 di playoff in casa o in trasferta».

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