Cantù vuole il riscatto. «Cambiare tendenza con lo stimolo del tifo»

Coach Brienza in vista del match con Forlì: «Al di là del rispetto dovuto alla qualità del loro roster ci avviciniamo alla partita con la volontà di ripartire»

La voglia c’è tutta, la determinazione non manca di certo. Ci saranno anche testa e gambe? È il grande interrogativo che alberga tra i tifosi canturini, dopo le tre sconfitte consecutive della S.Bernardo che hanno fatto vacillare alcune certezze. In particolare, quelle sulla tenuta e sulla solidità di una squadra che, nonostante tutto, ha ancora le carte in regola per salire in A direttamente.

Quei tre ko di fila

L’immediato post-Fortitudo ha mostrato un tecnico, Nicola Brienza, con tante domande a cui non ha saputo dare una risposta. Ma è più che evidente cosa sia successo nella ripresa, e non solo al PalaDozza: un crollo a cui non si è saputo porre rimedio, dopo una prima parte di gara ben giocata e interpretata nella maniera giusta. Ed è esattamente questo l’enigma da risolvere. Perché succede questo?

Il tecnico ha riparlato ieri, tramite l’ufficio comunicazione. In Brienza c’è tutta la voglia di mostrare un’altra faccia al pubblico. La sua squadra, in poche parole, non può essere quella che ha perso contro Rieti, Urania e Fortitudo. Mai, quest’anno, c’erano state due sconfitte consecutive, men che meno tre. Nemmeno nelle tre precedenti stagioni in A2.

Brienza lo sa bene e si aspetta tutta un’altra Cantù: «Veniamo da tre sconfitte e da due trasferte impegnative che non ci hanno dato un aiuto. Adesso torniamo nel nostro palazzetto con l’idea di fare una partita importante e di cambiare questa tendenza». Già, il palazzetto già invocato a sostegno dopo il ko bolognese. Una chiamata a raccolta per provare a invertire la tendenza. Perché il primo posto non è poi così lontano: 4 punti, con tutti gli scontri diretti da giocare contro Rimini, Udine e Cividale non sono una distanza siderale. Semmai, c’è da temere il ritorno delle varie ritardatarie, come Bologna a -2, ma anche Pesaro o Brindisi, quest’ultima calatasi ultimamente nella parte di “ammazzagrandi”.

Domani al PalaFitLine, sfilerà Forlì, squadra reduce dal successo contro Torino: «Al netto del rispetto dovuto a Forlì, della qualità del loro staff e del loro roster – ha spiegato - ci approcciamo a questa partita con la volontà di ripartire». E, ancora sul pubblico: «Sappiamo che i tifosi ci tengono e ci sono vicini. Abbiamo quindi l’ulteriore stimolo di ricambiare il loro affetto e il loro supporto con una bella vittoria. Domenica (domani, ndr) dovrà assolutamente andare in campo la miglior Cantù possibile».

Burns verso il ripescaggio?

E, per provare a invertire la tendenza, non è detto che Brienza non s’inventi qualcosa. La presenza di tre “5”, di fatto, ne sacrifica uno. A Bologna Possamai non è andato a referto, nelle partite precedenti è come se non ci fosse. Con un McGee che, si spera, possa dare un contributo maggiore, potrebbe esserci il ripescaggio di Burns.

Ma Brienza non si sbilancia: «Non ci sono infortuni, nessuna problematica. Alla fine, valuterò come sempre nel prepartita con quale roster presentarci contro Forlì».

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