Dalmonte “gioca” i playoff per noi

Basket A2 L’esperto ed ex allenatore di Cantù, ora a Nardò, nei panni della guida analizza il tabellone dei brianzoli

Otto squadre di qua e otto di là che da sabato si contenderanno le due poltrone che la prossima stagione permetteranno di accomodarsi in serie A. Due tabelloni diversi, ciascuno dei quali esprimerà il club promesso sposo al massimo campionato.

Si comincia, ovviamente, con i quarti di finale che noi abbiamo voluto provare a giocare in anticipo avvalendoci della regia di Luca Dalmonte,esperto ed ex tecnico della Pallacanestro Cantù ora a Nardò.

«Sì, ma con una premessa - anticipa -. In almeno tre delle quattro sfide di questo tabellone gara-1 può indirizzare più che mai le serie sotto il profilo emotivo. Insomma, le squadre favorite dovranno fare particolare attenzione». Premessa esaurita, andiamo con il contenuto.

Cantù-Cividale - «Si annuncia un turno-trappola per la S.Bernardo - osserva - perché Cividale si è costruita, in particolare negli ultimi due mesi, una solidità che le ha permesso di giocare una straordinaria fase a orologio. Ha trovato equilibrio e dal punto di vista tecnico ha centrato il punto con l’arrivo di Doron Lamb, uno che produce parecchio - e che può essere ritenuto un autentico terminale - senza però togliere nulla ai compagni di squadra. Squadra, peraltro, ben definita che quanto a taglia può essere comparabile con Cantù tranne forse nel ruolo di guardia. Perché uno tra Redivo e Rota può essere attaccato, soprattutto da Moraschini spalle a canestro»

«Le due formazioni si assomigliano - fa inoltre presente - con lunghi (eccetto Berti) dalla doppia dimensione e che dunque possono essere speculari. S.Bernardo più fisica sugli esterni che però dovranno drizzare le antenne nei riguardi di Lamb. L’impronta di Pillastrini è chiarissima e ben radicata nel tempo essendo il terzo anno che lavora con un gruppo storico e vincente. Insomma, sono un po’ tutti suoi soldati. Faccio inoltre notare che la stagione scorsa Redivo e Lamb avevano in pratica salvato Brindisi in serie A... Cividale rappresenta un bel connubio - che le dà equilibrio - tra qualità e sostanza».

«Oltre all’aspetto tecnico - aggiunge - andrà tenuto presente anche quello legato alla pressione emotiva. Ebbene, da una parte c’è appunto la squadra friulana che ha raggiunto il suo grande traguardo con merito, organizzazione e con una bella pallacanestro e che ora vive leggera ogni palla a due. Dall’altra, una Cantù che ha il dovere di vincere. E se una tale esigenza non la incanala nel modo corretto le si può ritorcere contro divenendo un ulteriore avversario. Ma la S.Bernardo ha attraversato talmente tante onde in stagione che ora sa navigare in un mare mosso di pressione».

Udine-Cremona - «Si tratta di una serie tra una squadra molto solida e profonda quanto a organico qual è Udine, che cercherà di aggredire questo primo turno, e un’altra che si è resa interprete di un’ottima stagione regolare. A differenza di Cividale, però, pur giungendo a sua volta “leggera” ai playoff, considero la Juvi più arrendevole (Magro, ad esempio non è stato rimpiazzato), anche perché forse inconsciamente appagata da un campionato molto positivo ai limiti della sorpresa. Udine - ben strutturata - deve recuperare la miglior condizione possibile a seguito degli infortunati importanti che ha avuto, ma ha sicuramente soluzioni tecniche e tattiche più che all’altezza. Attenzione però perché in prospettiva l’eventuale assenza di Clark potrebbe pesare e tanto».

Torino-Trieste - «Mi intriga parecchio. Trieste è profonda, ha variabilità tattica, un lungo dominante a livello fisico quale Reyes, un altro come Menalo che per taglia non ha eguali nella categoria e diversi interpreti dallo spiccato quoziente intellettivo. Le potenzialità di Trieste sono inenarrabili. Torino ha, di contro, le qualità e la serenità del suo capo allenatore. Il lavoro di Ciani è infatti ben definito nel tempo, il roster è quadrato e costruito con grande acume e conoscenza. La variabile da non trascurare nel contesto della serie è legata a come saprà recuperare De Vico. Trieste ha tutto per correre dentro questi playoff, Torino ha tanto per cercare di ostacolarne il tentativo».

Forlì-Vigevano - «Innanzitutto dispiace che i romagnoli abbiano perso proprio ora per infortunio (rottura del tendine d’Achille, ndr) Kadeem Allen, uno dei punti di forza, e che la loro stagione regolare così tanto bella e chiusa al comando possa essere ora compromessa da quest’episodio. Perché in effetti c’è un rischio significativo di non aver più quell’adeguata competitività raggiunta nel corso di tutti questi mesi. Ciò detto, l’Unieuro ti rende difficile ogni possesso perché come atteggiamento i suoi giocatori sono sempre presenti con tanta energia in difesa. Vero che magari non uccidono mai le partite, ma altrettanto vero che raramente sbandano. Quanto a Vigevano, ha l’entusiasmo della neopromossa e ha raggiunto quest’importante traguardo dei playoff con assoluto merito. Non trascurerei neppure la valenza di un fattore campo che a Vigevano incide e pure tanto».

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