De Nicolao operato. Salterà Udine, Rimini
e le finali di Coppa

Effettuato ieri l’intervento al ginocchio destro con il giocatore che rischia di stare fuori fino ad aprile. Voci di un interesse per Saccaggi, ma trattativa difficile

Intervento tecnicamente riuscito per Andrea De Nicolao. Il giocatore è stato operato al ginocchio destro, dopo la distorsione contro Cento. Si è trattato - si sa poco, il giocatore ha chiesto e ottenuto il massimo riserbo sull’intervento - di un’operazione in artroscopia, per una pulizia delle cartilagini. Oggi, a ginocchio operato, Cantù dovrebbe comunicare le tempistiche per il recupero del play varesino, capitano della Reyer Venezia fino alla scorsa stagione.

Triade

Ma nessuno si fa illusioni e infatti non è previsto un recupero-lampo. Chi mastica un minimo di ortopedia o segue le cronache sportive, a ogni livello, sa bene che per un intervento di questo tipo non passa meno di un mese-mese e mezzo prima del ritorno in campo di un atleta. In questo senso, ci sarà un’analisi a tre: lo specialista che ha operato “Denik”, l’ortopedico Marco Camagni e il responsabile dell’area medica, Federico Casamassima.

De Nicolao, senza alcun dubbio, salterà gli scontri diretti contro Udine e Rimini, tutta la Final Four di Coppa Italia di metà marzo e un altro bel pezzo di campionato. Tornasse per ipotesi ad aprile, potrebbe disputare il finale di regular season e gli eventuali playoff, se Cantù non centrasse la promozione diretta.

Nell ultime sfide senza il giocatore, è stato chiesto un “extra” a Fabio Valentini e Riccardo Moraschini che si sono ben adeguati alle esigenze. Valentini ha deciso al fotofinish, con una tripla allo scadere, la partita contro Cividale. Moraschini, stimolato anche da queste responsabilità aggiuntive, ha avuto un’ottima performance contro Piacenza, tanto da essere inserito nel quintetto ideale di giornata di Lnp. Chiaramente, si sta riflettendo in società per un eventuale nuovo arrivo nel ruolo di play. Le opzioni di mercato però risultano tutte difficilmente praticabili. E, in ogni caso, si attende un responso certo sui tempi di recupero.

Italiano o straniero?

È circolata ieri una voce che voleva il play di Pistoia, Lorenzo Saccaggi, in trattativa con Cantù. Un giocatore che coach Brienza conosce molto bene. Ma Pistoia è già costretta a un altro tesseramento di italiano per rispettare il roster “6+6” per via dell’uscita di Anumba, che con Cividale ha esordito proprio a Desio contro Cantù. In caso contrario, andrebbe incontro a pesanti sanzioni pecuniarie.

Uno straniero? Tecnicamente è tesserabile - quest’anno è possibile, la Fortitudo ne è un esempio con l’ingaggio di Donte Thomas - ma Cantù si infilerebbe in un ginepraio, dal momento che a referto possono andare solo due stranieri. E Cantù, alla voce “Usa” ha gli slot occupati da Dustin Hogue e Tyrus McGee.

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