Pallacanestro Cantù / Cantù - Mariano
Giovedì 05 Settembre 2024
De Nicolao scalpita: «È una A2 mai vista. Sei squadre al top»
Il play di Cantù fa le carte al campionato «Il torneo più equilibrato di sempre: serve continuità. Favorito chi saprà gestire bene i momenti negativi»
Primo ad arrivare a Cantù nel corso del mercato, certamente tra i primissimi nelle preferenze di coach Nicola Brienza. Andrea De Nicolao è il nuovo play dell’Acqua S.Bernardo. Si è legato al club con un “2+1”, che pare anche una scelta di vita, dal momento che il giocatore – varesino – aveva la necessità di avvicinarsi a casa, dopo le esaltanti stagioni a Venezia, di cui è stato anche capitano. In laguna, “Denik” ha vinto uno scudetto, una Fiba Europe Cup e una Coppa Italia ed è il secondo giocatore come presenze (380) e miglior assistman della storia in campionato con 648 passaggi vincenti.
Curriculum
Un curriculum di tutto rispetto, che lo pone tra i giocatori migliori in quel ruolo di tutta la Lega. De Nicolao, tra l’altro, ritrova a Cantù Riccardo Moraschini e Filippo Baldi Rossi, compagni in Nazionale U20, esperienza culminata con l’argento europeo nel 2011.
Sa che avrà un ruolo importante, in campo e fuori: «Stiamo trovando il giusto assetto, stiamo costruendo la squadra. E sottolineo il concetto di “squadra”, ben diverso da quello di “gruppo”». Il che passa anche da momenti vissuti insieme, oltre alle ore di condivisione sul campo: «Serve tutto per arrivare a questo obiettivo e ci sono già stati alcuni momenti “extra”. Tutto fa bene quando si riparte da zero e con tanti elementi nuovi».
Prime impressioni sul roster? «È un bel mix di giovani ed esperti. È una condizione necessaria e che si interseca: gli anziani hanno bisogno della freschezza dei giovani, i giovani hanno bisogno della nostra esperienza nei momenti difficili».
Un mix che va anche amalgamato: «È la nostra priorità in questa fase. Ognuno deve trovare il proprio ruolo e il proprio spazio, con l’idea di dare il massimo per il tempo in cui ciascuno sarà chiamato in campo: è impensabile che in una squadra come la nostra tutti giochino 30 minuti».
Sguardi e impressioni sul campionato: «Sarà la A2 più interessante di sempre, basti guardare quanti roster puntano alla promozione. Tutto questo fa bene al nostro movimento. C’è un primo posto che ingolosisce, per evitare i playoff». Difficile fare previsioni al momento: «La corsa la vincerà chi, in un campionato lungo 38 giornate, sarà più continuo. Emergerà chi avrà la forza di non abbattersi dopo una sconfitta. Chi saprà gestire bene i momenti negativi sarà certamente favorito».
Favorite
Poi, si sbilancia: «I nomi delle favorite e delle nostre avversarie sono quelli noti: Pesaro, Udine, Forlì, Brindisi, Fortitudo Bologna. Non solo per i nomi, ma per i roster che hanno allestito e perché sono campi davvero difficili in cui andare a giocare. Così come sarà difficile il nostro per gli altri… Del resto, in Italia c’è una componente importante legata al calore del tifo nei palazzetti, che spesso incide nei risultati e che rende unico questo sport».
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