Pallacanestro Cantù / Cantù - Mariano
Venerdì 10 Gennaio 2025
Fanelli: «In A diretti? Cantù o Rimini»
Basket Le considerazioni del telecronista e commentatore Rai che più da vicino segue il campionato di serie A2
«Per la promozione A sarà lotta a due Rimini-Cantù». La previsione è di Maurizio Fanelli, giornalista e volto noto di RaiSport, telecronista delle sfide del campionato di A2 proposte dalla tv nazionale.
Un compito che divide con il collega Edi Dembinski e con Sandro De Pol come commentatore tecnico. Non ha ancora raccontato partite di Cantù in diretta quest’anno, ma per lavoro (e passione) è ovviamente aggiornatissimo su tutti i fronti.
Che campionato di A2 stiamo vedendo?
Si capisce che non c’è una squadra come Trapani dello scorso anno, c’è molto più equilibrio. Ma ce lo aspettavamo esattamente così, senza una vera padrona, anche sa va dato a Rimini il merito di aver condotto il campionato fin dall’inizio, rallentando solo nel finale di andata con qualche battuta a vuoto: secondo me starà in alto fino alla fine.
Cosa le sta piacendo in particolare più di tutto?
Il livello generale, che è salito. Il premio della promozione diretta in serie A per la prima classificata ha alzato la qualità delle squadre. È questo il format ideale per la A2, come del resto era tanti anni fa: una promozione, i playoff e i playin, gare combattute fino alla fine.
La lotta per il primo posto è per le prime quattro?
Sono tutte squadre di alto livello, ma prevedo una lotta a due tra Rimini e Cantù. La S.Bernardo è a -2 dai romagnoli, come potenziale siamo lì. Le due friulane Udine e Cividale, invece, mi sembrano leggermente indietro a livello di giocatori.
Delle squadre con ottimi roster e date in prima fila in estate, ma ora attardate, chi vede in pole position nel girone di ritorno?
È una vera incognita. Pesaro, Fortitudo e Brindisi sono in ritardo, ma con un girone di ritorno ad alti livelli saranno delle mine vaganti. Per blasone e roster importanti possono rientrare nei giochi che contano, anche se difficilmente si inseriranno nella lotta per la promozione diretta.
Passando a Cantù, come l’ha vista in questa prima parte del campionato?
Non ho ancora avuto il piacere di commentarla dal vivo, ma è una squadra forte e che mi piace. È più convincente rispetto a quella talentuosa dello scorso anno, che era più a “trazione americana”, con l’asse play-centro che in A2 va bene fino a un certo punto: Hickey e Young erano molto estrosi, ma il lungo era un po’ fragile emotivamente e la squadra ha pagato questa incostanza. Quest’anno vedo giocatori più da battaglia, come serve in A2: parlo di Hogue, De Nicolao e Piccoli, per fare qualche esempio.
E in quanto a talento?
Non ne manca di certo: Basile, con Redivo di Cividale, è l’Mvp del campionato e ha strameritato la convocazione in Nazionale. Come scordare poi giocatori fuori categoria come Baldi Rossi e Moraschini? Questa è la Cantù più completa e solida degli ultimi anni, probabilmente la più pronta per affrontare la bagarre di primavera per la promozione diretta.
Con l’inserimento di Okeke, Cantù non ha più scuse?
Il mercato è stato sempre importante in questi anni, ma stavolta la società ha fatto di più. Ha agito e sta agendo con lungimiranza, pensando anche al futuro. Che Basile potesse confermarsi non era scontato. La scelta di Brienza, un tecnico cresciuto tanto negli ultimi anni, è stata azzeccata e per lui è una sfida complicata e affascinante. Vedo un progetto non a breve termine, ma che guarda anche all’eventuale promozione, per provare poi a consolidarsi in serie A.
Siamo alla seconda stagione della partnership Rai-Lnp, con la A2 tornata in diretta. Che bilancio si può fare?
Siamo molto soddisfatti. È un ritorno al passato, perché prima che la serie A tornasse in Rai, con la vecchia Lega2 ottenemmo risultati importanti. Ora, per il prodotto offerto e per i riscontri che abbiamo, si può dire che c’è soddisfazione reciproca. È leggermente aumentata anche la frequenza degli incontri trasmessi, vediamo cosa riusciremo a ottenere con i playoff, che sono sempre molto attrattivi. La cosa che si constata è l’attenzione al dettaglio che le società mettono in campo quando sanno di andare in diretta Rai: si è riscoperta la bellezza e la particolarità dell’appuntamento televisivo, per la nostra televisione è stato importante mantenere uno spazio dedicato a questo splendido sport.
Quando finalmente vedremo Maurizio Fanelli in diretta per commentare Cantù?
Me la stanno facendo sudare quest’anno… Con Edi Dembinski ci alterniamo in maniera equa, purtroppo non sono ancora riuscito a incrociare Cantù. Non farò nemmeno il derby contro l’Urania: all’andata non ci fu storia, ma è sempre una bella partita. Ora mi aspettano le telecronache di Verona-Forlì e Udine-Avellino. Cantù prima o poi la farò…
L.Spo.
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