Pallacanestro Cantù / Olgiate e Bassa Comasca
Martedì 26 Novembre 2024
Gran colpo Cantù: Basile è italiano, pratica archiviata
Sono bastati tre giorni dopo l’esordio azzurro. Il club non ha perso un attimo, avviando la pratica e ieri è arrivata la risposta: l’ala forte non è più straniero
“F.I.”, formazione italiana. È la sigla comparsa ieri - nel giorno del suo secondo gettone in Nazionale - nei tabulati a disposizione di Pallacanestro Cantù e delle altre diciannove società di A2, per identificare lo status di Grant Basile.
Che, ora, è un cestista italiano a tutti gli effetti. Ebbene sì, a Cantù è bastato semplicemente fare la richiesta all’ufficio tesseramenti della Federbasket del cambio di status – da “giocatore straniero” a “di formazione italiana” –, per arrivare all’obiettivo.
Cambiamento di stato
Praticamente, in tre giorni la pratica è stata archiviata. Era necessario che lo statunitense Basile (con doppio passaporto) andasse a referto in Nazionale. Non solo ci è andato, ma ha anche esordito contribuendo al successo dell’Italia a Reykjavik contro l’Islanda, con 19 punti (e molto altro) in 20 minuti. Cantù non ha perso nemmeno un attimo e, già nella giornata di sabato, ha fatto richiesta alla Federazione per il cambiamento di status.
Passata la domenica, la bella sorpresa: già da ieri, per la Fip, il lungo della Pallacanestro Cantù è del tutto paragonabile a un giocatore italiano. Non si è resa necessaria nemmeno una riunione di qualche specifica commissione federale: il passaggio è stato automatico.
Del resto il Regolamento Esecutivo Tesseramento della Federbasket parla chiaro: «La modifica dello status di formazione potrà avvenire solo su richiesta della Società interessata. In assenza di richiesta la formazione italiana sarà riconosciuta automaticamente all’inizio della nuova stagione sportiva».
Un caso non frequente, ma che ha un precedente simile proprio a Cantù. Perché anche Christian Burns era diventato giocatore di formazione italiana grazie alla convocazione in Nazionale per gli Europei del 2017. Cantù lo ingaggiò come italiano, e ricambiò con una stagione da autentico protagonista, culminata con l’ultima partecipazione di Cantù ai playoff di serie A.
Cantù quindi con Basile ha visto giusto in estate, individuando un giocatore di valore e che portava con sé anche la possibilità di diventare italiano. L’ottimo avvio di stagione di Basile ha fatto cadere gli ultimi dubbi allo staff dell’Italia. La convocazione, l’esordio in Islanda e la partita disputata ieri a Reggio Emilia sono storia recentissima.
Il futuro è da scrivere
Il futuro è invece da scrivere, perché ora la società può giocarsi il jolly di un altro straniero non formato in Italia. In questo caso, per regolamento ogni società può inserire due nuovi giocatori entro il girone di andata, quindi entro il 10 gennaio.
È possibile operare sul mercato dal 13 gennaio all’11 aprile (prima della terz’ultima di ritorno), con altri due inserimenti. Infine, dal 14 aprile al 3 maggio, sarà possibile inserire nel roster solo un senior che non abbia giocato in Italia nel corso della stagione.
Non resta quindi che attendere le prossime (scontate?) mosse di Cantù.
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