Il Red Wall non spaventa gli Eagles. Che poi fanno festa

Colore Erano in 6700. Questo il numero di spettatori presenti al PalaTrieste ieri sera in gara 3 della finale playoff del campionato di A2 tra Trieste e Cantù

Erano in 6700. Questo il numero di spettatori presenti al PalaTrieste ieri sera in gara 3 della finale playoff del campionato di serie A2 tra Trieste e Cantù. Che spettacolo! Ma poi ha fatto festa Cantù. È raro vedere un palazzetto così pieno, ma di fatto la posta in gioco era talmente alta che non c’erano dubbi sul potenziale sold-out: in meno di 3 ore dall’apertura della vendita libera tutti i tagliandi sono stati venduti e l’entusiasmo del popolo giuliano ha raggiunto le stelle. La voglia di tornare in A1 è tanta e tutti vogliono essere presenti; inoltre, per chi non è riuscito ad acquistare un biglietto per la partita perché i posti erano esauriti è stato allestito un maxischermo allo stadio Nereo Rocco, adiacente alla struttura, con un numero massimo di altri 2000 spettatori.

Da una parte c’è stata Trieste, una città che da anni vive per la pallacanestro e che dopo una stagione difficile si è ritrovata sul campo, ritrovando anche tutto l’amore del proprio pubblico che per le grandi occasioni non si è mai tirato indietro: questo è il “Red Wall” di cui capitan Lodovico Deangeli e compagni avevano bisogno. Dall’altra c’è stata Cantù che nonostante fosse sotto sul 2-0 nella serie e probabilmente anche la squadra meno favorita per la vittoria alla detta di molti vista l’energia dei giuliani, ha avuto al suo fianco circa 150 tifosi pronti a macinare chilometri pur di farsi sentire nonostante in netta minoranza rispetto agli oltre 6500 spettatori triestini.

Il Red Wall ha animato il palazzo fin dall’entrata in campo dei propri beniamini; tra cori e striscioni si è arrivati alla coreografia della curva sostenuta anche dai cartoncini con la scritta “Trieste vola” che sono stati alzati per creare una coreografia unica. Ma gli Eagles non sono stati da meno ed ai primi due punti della partita di Cantù sono esplose cercando di incitare la propria formazione. Poi però il sesto uomo biancorosso ha preso il sopravvento visto l’inizio di partita infuocato: con un 6/7 da tre punti il palazzetto si è infiammato ed ha in parte ammutolito i tifosi biancoblù che nulla possono dire a fronte di una partenza così brillante da parte dei giuliani. Il palazzetto ha tremato quando Cantù è andata a+10, ma poi è arrivata la reazione. E il muro rosso è tornato palpitante. Ma poi Cantù ha preso il volo e al palazzetto di sentivano solo gli Eagles...

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