Imperativo Cantù: dimenticare Udine. Brienza ha scelto di non fermarsi mai

Calendario e voglia di riscatto alla base del grande lavoro in questi giorni di festa. Allenamenti alla vigilia, Natale e a Santo Stefano

Alla fine, come sempre, la ricetta è quella: affidarsi agli allenamenti, chiudendosi nelle quattro sacre mura dello spogliatoio e tenendo, un po’ alla Vasco, tutto il mondo fuori. Nicola Brienza alla cultura del lavoro crede molto, se non tantissimo. E così ha fatto anche stavolta, dopo la sconfitta casalinga di domenica scorsa contro l’Old Wild West Udine.

Risultato che, all’Acqua S.Bernardo, è costato non solo il secondo posto, ma anche la possibilità di avvicinare di altri due punti la capolista RivieraBanca Rimini, sconfitta a Verona. Prima di resettare il tutto, il coach canturino ha però fatto un paio di passaggi. Andando in sede nel giorno di riposo, per scambiare quattro chiacchiere con il gm Sandro Santoro e con i dirigenti presenti l’antivigilia di Natale.

Errori da non ripetere

Dopodiché, allenamento del 24 dicembre, ha voluto cominciare da una robusta dose di video, per far vedere ai ragazzi quello che non è andato a Desio. Nell’intenzione, nemmeno troppo celata, che certi errori non abbiano a ripetersi. Tipo una certa leggerezza in difesa, un approccio sbagliato in attacco e scelte fuori piano partita negli uno contro uno contro giocatori che andavano guardati con particolari attenzione.

Non è andata giù, per dirla tutta, la gara (quasi) perfetta di Anthony Hickey. Se era logico attendersela - vista la preventivabile voglia quanto meno di fare bella figura, se non si vuole usare la parola vendetta - qualcosa in più, certamente, l’allenatore si sarebbe aspettato in difesa. Ci ha provato, in alcune circostanze, Piccoli, poi è capitato a De Nicolao, ma il risultato è stato che il “Tony” ex dalla manina calda alla fine è riuscito a uscire dal Desio financo tra gli applausi dei canturini.

Ma anti producente sarebbe, in questo momento, attaccarsi al fatto che “hai visto che errore ha commesso Cantù a non confermarlo?” scritto e risuonato più e più volte in questi giorni. Perché nella scelta tecnica effettuata dal coach, la combo De Nicolao-McGee ha un profilo tecnico, d’esperienza e personalità di altissimo valore. Indiscutibile. E il senno di poi riempie le discussioni, ma non fa mai fare punti o passi avanti.

E allora che si fa? Si torna in palestra. A lavorare. Non per punizione, ma per via del calendario che propone già domani la ripresa, la squadra ha lavorato la vigilia, Natale pomeriggio e Santo Stefano pomeriggio. Una sorta di tour de force tra un momento in famiglia - per tutti, giocatori e staff - e l’altro. L’idea, nemmeno troppo recondita, è quella di fare bottino pieno nelle due gare che restano per completare l’andata (Ucc Assigeco appunto e in casa contro Nardò domenica 5 gennaio alle 18).

Operazione Coppa Italia

Quattro punti, oltre alla certezza di partecipare alla Final Four di Coppa Italia, potrebbero anche dare la possibilità di guadagnare qualcosa su chi sta davanti (Rimini, al comando, e Udine). Bisognerà infatti vedere quanto la RivieraBanca, ad esempio, sarà in grado di reagire al contraccolpo della miniserie negativa, aperta in casa proprio contro l’Acqua S.Bernardo. Cividale, giusto per fare un esempio, è andata in aceto dopo una sconfitta, e ancora adesso lotta contro i fantasmi.

Nel suo inseguimento alla continuità, ad esempio, Cantù ha sempre avuto la forza di reagire immediatamente al ko. E dovrà farlo anche stavolta, dimenticando Udine e cercando di aprire una striscia positiva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA