Inizia l’era Hogue, oggi sbarca a Cantù

Basket A2 Notizie e immagini confortanti del nuovo americano: guarito, appare in forma

Colpo al cuore Cantù. Quando è girata la voce che il general manager Sandro Santo è andato a scovare Dustin Hogue a Salt Lake City ai più attempati e affezionati è venuto un brivido. Il nuovo americano dell’Acqua S. Bernardo è originario di Yonkers, nello stato di New York, ma in questo momento è nello Utah.

E dalle parti del Gran Lago Salato sono già arrivati in Brianza Pace Mannion e Thurl Bailey, due che hanno contribuito a scrivere la storia di questa gloriosa società. Strano scherzo del destino che i più, ovviamente, sperano sia corroborato dalla stessa dose di fortune e risultati.

Provenienza a parte, Hogue arriva accompagnato da una buona dose di attesa. In Italia, prima a Trento e poi a Rieti, ha già dimostrato le grandi qualità. Adesso toccherà a farlo per un club che, malgrado il momentaneo ritardo in classifica, ha l’ambizione di fare bene, anzi benissimo, centrando un obiettivo che si chiama promozione.

Centonovantotto centimetri per cento chili di peso forma, il giocatore non avrà le sembianze del centrone vecchio stile, ma ha le capacità e i numeri del pivot moderno. Che sa farsi valere in difesa, che difficilmente si riesce a prendere in attacco quando trova posizione, che ha punti e rimbalzi delle mani e, apparentemente, un solo neo, nei tiri liberi.

Brienza, Cantù e Santoro - in ordine rigorosamente alfabetico - manco a dirlo ripongono grandi aspettative nel nuovo arrivato. Partito ieri dagli States, sbarcherà oggi a Milano Malpensa, prima di prendere la via delle visite mediche, il possesso delle chiavi di casa e poi mettersi a disposizione del coach già da domani. In una sorta di conto alla rovescia che guarda dritto a domenica e alla sfida in casa con l’Urania, la prima di un tour de force che nel mezzo ha pure il recupero dell’11, sempre a Desio, con Cremona.

Il recente infortunio

Per Hogue, l’esperienza dello scorso anno alla Sebastiani s’è chiusa anzitempo ai playoff per via di un infortunio: disinserzione completa del tendine del tricipite brachiale del braccio sinistro con relativo intervento chirurgico. La prima cosa che la S. Bernardo è andata a verificare, ovviamente, è la condizione fisica dell’atleta. Lui e il suo staff, oltre ad aver tranquillizzato tutti a parole, hanno voluto fare di più: inviando immagini e video del centro in allenamento. E, al di là dello stato di forma, confortante è come muova il braccio sinistro.

Oggi lo staff medico guidato dal dottor Federico Casamassima avrà comunque la possibilità di verificare di persona, dando il via libera al tesseramento. E anche in questo caso, Santoro ha già vinto, nel senso che ha portato a termine un’autentica corsa contro il tempo per visto e permesso di soggiorno.

La conferma di quanto la trattativa con Hogue fosse avviata da qualche giorno, e non necessariamente collegata al tracollo di Pesaro, è data dal fatto che il giocatore abbia messo la firma sul contratto nella notte tra domenica e lunedì, con la squadra appena tornata dalle Marche, per un accordo che era già stato perfezionato nel weekend.

L’ok del tecnico

Brienza dell’americano apprezza molto presenza in campo, esperienza e duttilità: spacciato spesso per ala grande, da queste parti, farà più che altro il centro. Alternandosi con quelli già in rosa.

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