Intanto Udine mette la freccia. Per la prima volta guida da sola

Ennesimo ribaltone per una classifica che indica l’equilibrio. Cantù ora è quarta

Udine mette la freccia e, per la prima volta nel campionato di serie A2, si ritrova da sola in testa. Approfittando della seconda sconfitta consecutiva di Rimini, la squadra di coach Adriano Vertemati ha infatti staccato i romagnoli portandosi da sola in testa a quota 38 punti. E, se vogliamo, questo rappresenta anche un campanello d’allarme per Cantù.

Ora, parlare di primo posto da queste parti, alla luce delle quattro sconfitte consecutive, sembra quasi fuori luogo. Anche il distacco dalla vetta comincia a essere considerevole: 6 punti dividono Cantù da primo posto.

E, in mezzo, la concorrenza non manca. Perché Cantù ora è scivolata al quarto posto, dopo la vittoria di Cividale contro Nardò, ed è stata agganciata a 32 punti da Rieti e Fortitudo Bologna: quarto posto salvo, per ora, in virtù della miglior differenza canestri negli scontri diretti, a parità di vittorie.

Ovviamente, se l’emorragia di risultati continuasse, Cantù sarebbe inevitabilmente risucchiata a metà classifica. Insomma, altro che primo posto e promozione diretta... Ci sono però motivi per sperare ancora, a patto che il vento cambi e la squadra ricominci a macinare punti.

Le ragioni su cui si poggiano le speranze canturine risiedono nel calendario. Perché la squadra di Nicola Brienza avrà a disposizione i tre scontri diretti contro le squadre che la precedono in classifica e, in due casi, serviranno autentici ribaltoni.

Il primo scontro diretto sarà mercoledì 12, a Desio, contro Cividale: Cantù fu sconfitta 80-72, c’è un -8 da colmare. All’inizio di marzo, altri due confronti al calor bianco: il 2 marzo a Udine, con Cantù che dovrà ribaltare il -9 dell’andata (74-83) e, la settimana successiva, il 9 marzo, a Desio arriverà Rimini, già battuta in Romagna 76-80. Il tutto prima della settimana della Final Four di Coppa Italia.

E, anche, prima di Brindisi, che è una delle squadre-simbolo delle “ritardatarie”. I pugliesi, dopo un’andata disastrosa, stanno disputando un girone di ritorno importante. Hanno già battuto Udine e Rimini, saranno una scheggia impazzita.

Lo stesso può dirsi di Pesaro, una mina vagante pericolosa per chiunque. Per non parlare poi Rieti e, soprattutto, della Fortitudo Bologna. Che, a oggi, sembra essere di gran lunga la squadra più in forma del campionato, dopo aver inanellato la settima vittoria consecutiva travolgendo senza troppi patemi Vigevano.

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