«La mia Cantù un missile a reazione»

Intervista Cagnardi «La squadra sempre, magari non nel modo che volevo io, ha trovato il modo e le risorse per rientrare e riemergere»

È l’ultima di andata, quest’anno conterà poco (alla Coppa Italia ci si qualificherà solo al termine della prima fase), ma il giro di boa è già l’occasione per un primo momento di analisi. Ma anche per fare bilanci, sebbene molto parziali.

La sfida di domani sera contro Vigevano porge il fianco a coach Devis Cagnardi, tecnico di Cantù, per mettere sul tavolo luci e ombre, che la sua squadra ha mostrato nel corso del campionato.

La squadra è in un percorso di crescita, ma più di tutto il tecnico soddisfatto della capacità di reazione che, quando è servita, si è sempre vista: «Abbiamo avuto momenti di questo tipo quasi ogni partita: con Milano abbiamo subito tanto ma abbiamo vinto, a Trapani sotto di 15 fuori casa e abbiamo vinto, con Torino abbiamo vissuto momenti difficili, a Treviglio sul -14 siamo riusciti a rientrare. La squadra sempre, magari non nel modo che volevo io, ha trovato il modo e le risorse per rientrare e riemergere. Inoltre, la squadra convive con un continuo cambiamento di equilibri: questa difficoltà, spesso riusciamo a trasformarle in opportunità, trovando magari protagonisti diversi».

Cosa vorrebbe invece vedere Cagnardi di diverso o nuovo? «Mi aspetto per questa partita e in futuro una maggiore consapevolezza di noi stessi, a prescindere da tutte le considerazioni di tipo tattico. Dobbiamo ormai essere maturi nel capire che certe partite presentano delle difficoltà dal punto di vista emotivo e rappresentato una trappola. Quindi, già contro Vigevano, mi aspetto meno cali di tensione rispetto a quelle partite, anche ben giocate, in cui questi cali ci sono stati».

L’atmosfera sarà calda. Chi ha assistito alle Final Four di Coppa Italia a Busto Arsizio, avrà notato un settore giallo, totalmente occupato dai tifosi di Vigevano impegnata nel torneo di B: «È un campo che ha ritrovato la A2 dopo tanto tempo, troveremo una squadra che proverà a fare la partita senza problemi, come chiunque giochi in casa. Le insidie le conosciamo e le stiamo affrontando dal punto di vista tecnico ed emotivo: su entrambi i campi siamo pronti. La storia recente di Cantù parla chiaro: vincere o perdere partite come queste possono farti giocare, in primavera, una finale playoff in casa o in trasferta…».

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