La trasferta Eagles per 150. Si troveranno il “Red Wall”

Alle 21 a Trieste la terza sfida. Cantù obbligata a vincere

BASKET

Allenamento ieri mattina, partenza per Trieste nel pomeriggio in treno. Oggi, giornata di gara 3, consueta seduta di tiro al mattino. E poi, lunga attesa fino alle 21, ora in cui ci sarà la palla a due della partita che – nelle speranze di tutti – potrebbe (dovrebbe) riaccendere il fuoco della speranza. Tutto normale, quindi, se non fosse che in palio c’è la chance di proseguire le finali playoff.

Sarà una lunga attesa per i giocatori, per i tifosi sarà un viaggio della speranza. Saranno circa 150 in partenza da Cucciago. Solito ritrovo al bar Senso Unico – a mezzogiorno – poi due pullman e una piccola carovana di auto si metterà in strada.

Esserci significa condividere le speranze della squadra. Speranza di riaprire la serie, per far sì che non finisca tutto stasera. E di rimettersi in viaggio dopodomani, per un altro viaggio, per un’altra notte di sofferenza.

A Trieste, Cantù troverà come ovvio un ambiente caldissimo. Lo sarebbe stato anche in caso di 2-0 a favore di Cantù o di 1-1. Figuriamoci con la promozione in serie A a portata di mano. La squadra ha saputo riconquistare una piazza che, per lunghi tratti, è stata sul piede di guerra.

Tutto esaurito al PalaTrieste, è tutto pronto per il ritorno del “Red Wall”, la curva di casa vestita di rosso. Saranno quasi 6.500 gli spettatori. Con gli Eagles chiamati a rendere meno impattante l’atmosfera a favore di Trieste.

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