Li carica tutti Piccoli: «Giocare per Cantù
non è mai scendere»

Uno degli ultimi acquisti infiamma l’ambiente «Arrivo dalla A, ma per tornarci il prima possibile». Moraschini: «La squadra mi piace, ha la giusta intensità»

È bastata una frase per far vibrare il padiglione di Villa Erba che ha ospitato martedì sera la presentazione a sponsor e autorità della nuova Pallacanestro Cantù: «È vero scendo dalla serie A e lo faccio per tornarci prima possibile. E poi, giocare per Cantù non significa mai “scendere”».

Un tripudio di applausi a scena aperta, da parte di sponsor, sindaci, presidenti e amministratori delegati a vario titolo.

L’ha pronunciata uno dei tanti nuovi, Matteo Piccoli. Un giocatore che magari non segnerà 30 punti a partita, ma in quanto a sudore, difesa, pressione e predisposizione naturale a dare l’anima, non vanta troppi imitatori in questa categoria. E per i tifosi di Cantù, al di là della frase, per le sue caratteristiche è già uno dei più attesi della stagione.

E se Filippo Faldi Rossi, nella sua veste di capitano, ha saputo scaldare i cuori, altri applausi sono arrivati per Riccardo Moraschini. Che, nel suo intervento ha voluto guardare al futuro prossimo, molto prossimo. Dando (forse) anche una notizia. Reduce da un intervento al ginocchio infortunato contro Trieste in finale playoff, il giocatore morde il freno.

«Manca poco al rientro»

E chissà che non si avveri la sua previsione. In poche parole, Moraschini punta a esserci già alla prima di campionato, in perfetto allineamento con le tempistiche del decorso post operatorio: «Manca poco al mio ritorno in campo. Questa settimana mi allenerò anche in gruppo e spero davvero di essere pronto per la prima di campionato. Cos’ho visto da fuori in questo precampionato? La squadra mi è piaciuta, c’è già la giusta intensità e si sta formando anche un bel gruppo. C’è l’entusiasmo necessario e siamo pronti per affrontare la stagione».

E, a proposito di giocatori carismatici e che qualcosa in carriera hanno vinto, Andrea De Nicolao si è presentato così. Alla domanda relativa al peso dell’esperienza in una stagione, non si è sottratto: «È sempre importante in un gruppo che punta a vincere. Ma non dimentichiamo mai la freschezza dei giovani e del loro apporto. Questo è un mix fondamentale, ci compenseremo. Io poi non mi tiro mai indietro, vogliamo essere pronti per la Supercoppa».

A condividere il ruolo di play con “Denik” – ma sarà possibile anche vederli in campo insieme – Fabio Valentini non vuole chiudersi alcuna porta: «Mi aspetto di dare un contributo per arrivare all’obiettivo. Se come play o come tiratore, lo deciderà il campo».

«C’è tanto lavoro da fare»

In campo ha già mostrato parte delle sue qualità, l’impressione è che Cantù con Luca Possamai abbia trovato un centro giovane e affidabile: «C’è tanto lavoro da fare soprattutto per me, tutti insieme cercheremo di tenere vivi tutti i nostri obiettivi. Proverò a dare il mio contributo in area, anche se ora le cose cambiano: vengo da una società piccola, ora la nuova realtà è molto diversa».

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