Mack: «Per me è una nuova sfida. Pronto per fare ciò che serve»

Ieri a Seveso il nuovo americano ha iniziato il suo percorso con Cantù

BASKET

Benvenuto all’“insurance player”, il giocatore-assicurazione, che giocherà solo se si farà male uno dei due americani di Cantù. Myles Mack, 32 anni, è arrivato e, da ieri, si è messo al lavoro con la squadra. Tesserato nell’ambito di un’operazione di mercato definita al fotofinish venerdì sera dopo il suo addio a Vigevano, Mack sa bene quale sarà il suo ruolo, ma è anche pronto a giocarsi qualche chance. Perché a coach Brienza potrebbe venire, da qui ai playoff, ma anche a playoff in corso, la voglia di cambiare qualcosa nell’assetto.

Arriva praticamente pronto, in via di guarigione da un infortunio muscolare, sulla carta sarà impiegabile già ad Avellino sabato. Ieri a Seveso ha svolto lavoro a parte con il preparatore fisico “Sam” Bianchi, misurandosi con una sessione di pesi, e poi fatto qualcosa con il gruppo.

«Nella mia carriera in Europa - commenta il neocanturino - mi sono già trovato in squadre che puntavano ai primi posti del campionato, quindi non è una situazione nuova. Per quanto riguarda la mia mentalità, non cambia praticamente nulla: si entra sempre in campo per vincere in ogni occasione. A Vigevano avevo un ruolo più centrale nel gioco, qui so che ovviamente il livello medio della squadra è più alto e io sono pronto per fare quello che serve».

È stato presentato come un giocatore da sfruttare solo in caso di infortunio di McGee o di Hogue: «La società è stata molto chiara fin da subito, affidandomi questo ruolo: è un’opportunità che mi si è presentata e l’ho colta al volo. Per me è una nuova sfida, cercherò di dare una mano in allenamento ai compagni e farò quello che mi chiedono coach e società. Se ci sarà l’occasione di giocare con una squadra prestigiosa come Cantù, sarò molto contento».

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