Mancava solo quella, la storia si aggiorna. Un sogno di bacheca

Il successo in Coppa Italia rompe una tradizione negativa di finali perse negli ultimi trent’anni

BASKET

Alla fine, è arrivata. Ok, è quella Lnp di A2, non varrà come quella di serie A, ma c’è sempre tempo... La Coppa Italia, l’ultimo trofeo che ancora mancava dalla bacheca di Pallacanestro Cantù, finalmente trova il suo spazio. Quante volte Cantù l’ha solo accarezzata, anche in serie A.

Negli ultimi trent’anni c’è andata vicina più volte. Nel 1997, fu sconfitta a Casalecchio dalla Virtus Bologna 75-67. Nel 2003 fu battuta a Forlì da Treviso 86-77 - si era passati al nuovo format della Final Eight -, mentre nel 2011 e 2012 Cantù fu sconfitta da Siena in entrambe le edizioni, disputate a Torino: 79-72 e 88-71, con il secondo titolo revocato alla Mens Sana anni dopo. In A2 non è andata meglio: Cantù perse la finale del 2022 a Roseto contro Udine 74-55.

Un trofeo che, forse più del suo valore, è importante più per quel che rappresenta. Ossia una prima gioia dopo anni bui. In cui è successo di tutto, dal rischio scomparsa, alla retrocessione in A2, alle delusioni patite in occasione dei playoff, con due finali perse e una semifinale gettata alle ortiche.

Ora, la storia si aggiorna. L’ultimo trofeo era stata la Supercoppa italiana vinta a Forlì contro Siena con Andrea Trinchieri in panchina. E con Nicola Brienza al suo fianco come assistente. Fu l’ennesima soddisfazione (e la seconda Supercoppa dopo quella del 2003) di una storia che comprende tre scudetti (1967/68, 1974/75 e 1980/81), due Coppe dei Campioni (1981/82 e 1982/83), quattro Coppe delle Coppe (1976/77, 1977/78, 1978/79 e 1980/81), quattro Korac (1972/73, 1073/74, 1974/75 e 1990/91) e due Intercontinentali (1975 e 1982).

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