Marzorati, un monumento. Anzi, una statua

Curiosità Da oggi, tutti la potranno vedere all’Osteria del Boeucc a Cantù, che riapre questa sera dopo la cessazione dell’attività lo scorso anno

C’è un Pierluigi Marzorati di legno pronto a tornare alla luce. Si tratta di una statua ad altezza reale, realizzata 41 anni fa dall’intagliatore Sarino Martorana, amico d’infanzia del “Pierlo”, bandiera della Pallacanestro Cantù. Da oggi, tutti la potranno vedere all’Osteria del Boeucc a Cantù, che riapre questa sera dopo la cessazione dell’attività lo scorso anno.

La statua ha una storia particolarissima. Fu un’idea di Martorana, amico d’infanzia di Marzorati, e venne realizzata nel 1983 per celebrare il campione-amico-idolo e la vittoria della Coppa dei Campioni di Cantù a Grenoble, nella leggendaria finale vinta 69-68 contro Milano. Marzorati posò per quattro mesi, andando a intervalli regolari nella bottega di Martorana per mettersi a disposizione dell’amico artista.

Ci sono ancora delle foto scattate all’epoca dei due, sempre sorridenti e scherzosi, accanto alla statua. Alla fine, dopo una lavorazione complicata, la statua vide la luce. Pochi anni dopo, l’artista canturino ne realizzò una simile dedicata a Diego Armando Maradona, che il grande campione – si dice – vide esposta in un hotel di Cernobbio dove il Napoli andava in ritiro prima delle partite contro il Como in serie A negli anni ’80.

«Ricordo bene quei tempi – ha detto Martorana – avevo 31 anni e “Pierlo” fu il primo soggetto ad altezza naturale: era il mio idolo, veniva da me, si rideva e scherzava di questa idea che mi era venuta e ora sono felice che tutti possano ammirare questa opera. Ammetto che non fu semplice, era la mia prima volta con un lavoro del genere. Prima mi cimentavo con i busti, ne ricordo in particolare uno di John Lennon».

Martorana si è poi concentrato su altri soggetti: «Nella vita ho poi realizzato tante opere legate alla religione: il busto di Padre Pio all’ospedale Valduce di Como l’ho scolpito io e ho realizzato crocifissi in legno per la chiesa di San Michele a Cantù e a Vertemate. E altre opere sono in varie città d’Italia, in un istituto sul lago d’Orta e a Bologna, per esempio. Ora la mia passione sono le foto di riflessi, che pubblico sui social».

Curioso anche il viaggio – si fa per dire, perché inizia e finisce nella città di Cantù – della statua di Marzorati. È stata acquistata, con quella di Maradona, da Giovanni Bettio, noto imprenditore canturino e presidente del Castello Città di Cantù, società calcistica del territorio. E lo stesso Bettio l’ha messa a disposizione del nuovo titolare del Boeucc, Ciro Carvagno, di cui è socio in un ristorante di Cremnago (dove ora c’è quella di Maradona), per esporla.

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