![Uno dei tanti tiri provati da Riccardo Moraschini, che a Cento giocava in casa: le percentuali lo condannano, ma almeno lui ha il carattere per tentarci Uno dei tanti tiri provati da Riccardo Moraschini, che a Cento giocava in casa: le percentuali lo condannano, ma almeno lui ha il carattere per tentarci](https://storage.laprovinciadicomo.it/media/photologue/2025/2/11/photos/cache/mega-crisi-cantu-bisognera-lavorare-sullatteggiamento_ce2cd812-e863-11ef-9032-03330b513a87_1920_1080_v3_large_libera.webp)
( foto, walter gorini)
Basket A2 A Cento la quinta sconfitta consecutiva per un flop che riguarda attacco, difesa e testa. Pesa la condizione di McGee. Paga Okeke per tutti?
Che confusione, sarà perché perdiamo. Perché perdiamo? Sarà la confusione. Trattandosi di confine labilissimo, nella settimana di Sanremo, altro non ci resta che aggrapparsi alle musica leggera (anzi, leggerissima). Anche se si parla di cose più serie e mica sono solo canzonette...
Per dirla alla Brienza, qui grandina. Lo dicono, al di là di vederlo fuori dalla finestra della classifica, le cinque sconfitte di fila dell’Acqua S.Bernardo Cantù. Caso talmente raro, da essere unico, persino nei precedenti tre anni che non hanno prodotto promozione in A.
La squadra sbanda alle prime difficoltà di un percorso che di per sé è difficile. I motivi sono tanti: totale idiosincrasia a fare canestro, improvvise amnesie difensive, presunta pressione a dir poco immotivata per chi ha scelto di fare dello sport una professione, manifesta incapacità di prendersi responsabilità nei momenti che contano e - ultimo ma non meno importante - equilibri tecnici e di spogliatoio saltati per aria dopo gli innesti in corsa.
Chi più chi meno, in questo gorgo apparentemente senza fine si sono infilati tutti. E la vera eccezione (Matteo Piccoli), purtroppo, consola poco in questa valle di lacrime. Tra i nuovi è quello che ha avuto il rendimento più costante, ben oltre la sufficienza, è l’ora di (ri)vedere impennate da Andrea De Nicolao, Fabio Valentini e Joonas Riismaa.
Serve a poco, in questo momento, puntare il dito su questo o quell’elemento. Filippo Baldi Rossi, innegabilmente, è al di sotto di quanto prodotto nelle prime due stagioni. Ma è perché, infortuni e altro, ha sempre tirato la carretta.
Che dire, allora, di Riccardo Moraschini? Tutti a massacrarlo - e non fa una piega - per le percentuali al tiro da tre. Domenica ha fatto 1 su 10, dato che è servito ad aggiornare la percentuale in stagione (35 su 136): chiaro, le nude cifre, lo inchiodano. Ma nel foglio delle statistiche, ormai la bibbia della pallacanestro moderna, non c’è la voce “coraggio”. Perché ce la sentiamo di escludere a priori il fatto che lui perseveri per godimento personale: lo fa chiaramente forte del fatto di essere giocatore di carattere forte. Che si prende responsabilità.
Cosa non accaduta, tanto per restare a Cento, ad altri compagni, che hanno scelto di adottare la strategia dell’extrapass, piuttosto che concludere. McGee, che ha tutte le scusanti del caso (questa per lui, visti i tre mesi fuori per infortuni, è quasi fosse preseason), a tratti ha scelto di non... scegliere.
Stride, però, più di tutti l’atteggiamento anche in difesa. Latitanza totale sul pick&roll della Sella, pessimi aiuti, rotazioni saltate e poco voglia di difendere di squadra hanno fatto saltare il banco, e non solo nel primo quarto (da 25 punti subiti). Da sistemare ci sono situazioni su entrambi i lati del campo. Bisogna farlo in fretta. Domani a Desio arriva Cividale, potrebbe rientrare Grant Basile e tira aria di esclusione di Leonardo Okeke, che parte bene e poi si spegne, evidente segnale di una condizione da trovare. Ma Possamai non può più fare 0 minuti in campo, sennò si perde pure lui.
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