Moraschini: «Non sono neanche al 70%. Mi serve tempo»

Personaggio Riccardo Moraschini, tornato con Cantù a calcare i campi di A2 dopo aver frequentato negli ultimi anni parquet decisamente più nobili in A

«La A2? È, tra virgolette, un “altro sport”». Riccardo Moraschini, tornato con Cantù a calcare i campi di A2 dopo aver frequentato negli ultimi anni parquet decisamente più nobili in A in Europa, è in crescita e si sta calando sempre più nella parte: «Abbiamo disputato una buona partita, non semplice, perché Latina è venuta a Desio senza nulla da perdere. A livello di energie mentali non è semplice affrontare tre partite in una settimana: abbiamo faticato un po’ all’inizio, poi siamo andati in ritmo e siamo cresciuti: a quel punto è emersa la nostra superiorità».

Per Moraschini, continua il percorso di inserimento in squadra e di reinserimento in un contesto agonistico: «In A2 si gioca un altro tipo di basket, completamente diverso e molto tattico. È difficile giocare contro squadre che mettono le mani addosso, specie quando giocano contro una di alta classifica come la nostra. Ma è un campionato che non va sottovalutato. Piano piano sto capendo le dinamiche, purtroppo non riesco ad allenarmi da due settimane e non è semplice: sto cercando di aiutare la squadra con quello che posso dare».

Ma più di qualcosa, da Moraschini, si è già visto: «Da 2 ho tirato male, ma ho segnato da 3 con Treviglio e Latina. Mi mancano ritmo e intensità per stare in campo assicurando lo stesso livello per più tempo: è quello che devo fare per aiutare la squadra, ed è quello che ho fatto fino all’anno scorso ad alti livelli».

La strada è tracciata, manca solo un po’ di tempo a Moraschini: «Cerco di fare le cose semplici e utili alla squadra, sfruttando le mie caratteristiche e non per forza tirando. Magari aiutando a rimbalzo e coinvolgendo i compagni. Non sono nemmeno al 70%, ma sono contento che i risultati per la squadra stiano arrivando. Servirà po’ per rivedere il miglior Moraschini possibile».

© RIPRODUZIONE RISERVATA