Moraschini: «Qui per vincere presto»

Lo manda l’ambizione di una società - al di là di esserci riuscita o meno - non ha mai lesinato sforzi. Come stavolta. La conferma è vergata Roberto Allievi, il presidente.

«Per prima cosa - dice il numero uno di Pallacanestro Cantù - devo dire che sono contento della squadra, dei risultati importanti fin qui ottenuti. Gioca bene, è unita e ognuno gioca per gli altri. L’innesto di Riccardo Moraschini va in questa prospettiva: rinforzare il gruppo con un investimento pluriennale e con un giocatore in grado di dare un grande contributo e con caratteristiche tecniche e umane tali da diventare in fretta parte integrante della squadra. Un’operazione onerosa, che sono convinto e certo che possa dare benefici in termini sportivi e umani».

Presentazione migliore non poteva esserci. Carico di responsabilità annesso. Ma Moraschini ci è abituato. Non si gioca in A, Eurolega e Nazionale ai massimi livelli se sei un giocatore qualunque. «Sono molto contento - attacca il giocatore di Cento -. C’è voluta qualche settimana per prendere la decisione, ma per un solo motivo: se scelgo di fare qualcosa è perché possa dare il 100% delle mie possibilità. Sarà così. Ho visto una squadra solida, che ha voglia di giocare insieme. Quello che cercavo».

Una “diminutio” l’A2? «Macché - la risposta secca -. La voglia, anche in questo mondo, va oltre ogni cosa. Chiaro, ho giocato ad altissimo livello e vorrei tornare presto lì. Questo è un posto che non a niente a che vedere con la categoria: ci sono ambizioni, un progetto anche infrastrutturale e la voglia di vincere. La stessa della mia. Preferisco giocare per un obiettivo importante in A2 che non per vivacchiare o salvarmi in A».