Piccoli, la spinta: «Cantù e i tifosi uniti. Che nessuno pensi di venire qui in gita»

Oggi alle 18 a Seveso l’amichevole contro l’Urania Milano sarà a porte chiuse. «Affrontiamo una squadra di categoria, quindi è una partita che può dare già indicazioni»

Cantù torna in campo oggi alle 18 al PalaPrealpi di Seveso per affrontare i milanesi dell’Urania. Dopo lo scrimmage di sabato scorso contro la Robur Saronno, neopromossa in serie B Nazionale, il livello dei test comincia subito ad alzarsi.

Niente di meglio, quindi, di una prossima diretta con-corrente nel campionato di serie A2 come l’Urania Milano che, da quanto si è evinto nel corso dell’estate, per roster e ambizioni punta a un posto di primo piano nel campionato che comincerà il 29 settembre.

Manca solo Moraschini

Rispetto a sabato scorso, Cantù presenterà capitan Filippo Baldi Rossi e Tyrus McGee, entrambi quindi all’esordio stagionale in una partita. Ovviamente out Riccardo Moraschini, che si sta allenando a parte. Dettaglio importante, che poi dettaglio non è: la sfida si disputa a porte chiuse, su indicazione della Questura di Monza.

Non mancherà invece Matteo Piccoli, che ha parlato di questo test. La nuova guardia canturina - 29 anni e nei progetti cambio di McGee -, arrivata in estate dalla Vanoli Cremona, è sicura che sarà già un test importante: «Affronteremo una squadra di A2, quindi è una partita che può già dare delle indicazioni, anche siamo ancora in agosto. Tra l’altro, affrontiamo una squadra forte, che certamente quest’anno punta in alto».

Per Piccoli, che torna in A2 dopo aver gustato la promozione in serie A e la successiva salvezza ottenuta con Cremona, si è già ben calato nell’atmosfera canturina: «L’atterraggio, se così vogliamo chiamarlo, è stato bello e impegnativo. Si lavora intensamente, con il preparatore e con il coach. Ma la cosa bella è che i nuovi siano stati messi tutti a proprio agio».

Dopo il test contro l’Urania, ci saranno tante altre partite, in vista di una stagione lunga: «Tra campionato e coppe, saranno mesi intensi, con mille partite. Noi abbiamo tutto per far bene».

Un roster di qualità, però, da solo non basta: «Di questo ne sono certo. I nomi ci sono, è indiscutibile, ma tutti gli sportivi sanno che i nomi da soli non bastano per vincere. L’importante è che tutti i “nomi” abbiano voglia di dimostrare chi sono».

«Feeling con il pubblico»

Le aspettative a Cantù, al quarto anno di A2, sono sempre molto alta, forse mai come questa volta: «Lo sappiamo e infatti uno dei primi obiettivi sarà creare un ottimo feeling con il pubblico. È un fattore fondamentale, perché sappiamo che non potremo vincere sempre. Ma se avremo il sostegno del pubblico, sarà più facile superare i momenti difficili».

E avere un PalaDesio pieno e a favore, non può che essere un’arma decisiva: «Saremo noi però a spingerli a starci vicini, con le nostre prestazioni. Questa è la condizione principale. Squadra più tifosi uniti, il nostro palazzetto può diventare unico per la categoria: sfido qualsiasi squadra a venire a Desio pensando di andare in gita…».

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