Prima mossa di Cantù: la conferma di Santoro

Strategie È il primo segnale forte che il club vuole mandare nella settimana che porta alla finale playoff per la promozione

Sandro Santoro, a meno di stravolgimenti che al momento paiono impossibili, resterà il general manager della Pallacanestro Cantù anche nelle prossime stagioni.

È il primo segnale forte che il club vuole mandare nella settimana che porta alla finale playoff per la promozione. Una stagione iniziata in corsa (quella con Marco Sodini allenatore) e due intere (con Romeo Sacchetti prima e Devis Cagnardi poi) sono bastate al board biancoblù per allungare contratto e fiducia nel dirigente di Mesagne, ma reggino d’adozione.

Per l’annuncio, come sempre accade in questi casi, bisogna aspettare le firme, ma spesso e volentieri bastano le strette di mano, anche alla luce del fatto che Santoro ha sempre voluto dare precedenza alla S. Bernardo, preferendo concentrarsi sui playout e lasciando al suo agente Virginio Bernardi il compito di parlare con eventuali società interessate. A tutti, finora, la stessa risposta. «Sandro preferisce aspettare le decisioni di Cantù, che per lui resta la prima scelta».

Un senso di appartenenza che ha pagato. Così come le abilità del gm nel muoversi tra gli ambiti a lui richiesti, mercato gestione degli affari sportivi prima di tutto. E così sarà anche in futuro. Anzi, sotto la spinta delle nuove figure della compagine societaria, l’idea è proprio quella di affidargli i pieni poteri e in toto la gestione della parte sportiva del club. Facendogli scegliere, quasi sicuramente, anche gli uomini con cui continuare o semplicemente collaborare ex novo.

Dal canto suo, Cantù non ha mai messo in discussione Santoro e il suo operato, nemmeno nei periodi di maggiore difficoltà: da qui, quindi, l’esigenza di chiudere prima della fine della stagione, anche per scongiurare attacchi dalla concorrenza.

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