Respinto il ricorso, niente panchina per Brienza. Ora tocca a Carrea

La Corte di giustizia federale non assolve il capo allenatore di Cantù. Domani a Cento la squadra sarà guidata dal vice

«Rigettato». Niente da fare per Cantù e il tecnico Nicola Brienza: niente panchina a Cento. La Corte di giustizia federale ha respinto ieri il ricorso presentato dal club all’organismo di secondo grado, in seguito alla squalifica decisa dal giudice sportivo dopo la sconfitta contro Forlì di domenica scorsa. Brienza era stato squalificato «per comportamento protestatario e offensivo nei confronti degli arbitri al termine della gara».

Il problema è che, essendo recidivo, dovrà scontare giornata di stop sul campo di Cento. Se la prima squalifica dopo l’espulsione contro Cividale era stata commutata in sanzione pecuniaria – possibilità prevista solo alla prima sanzione -, stavolta non era un’opzione fattibile. Ma la società non ha voluto lasciare nulla di intentato, tentando un ricorso che, però, non ha avuto successo. Sentite le parti a mezzogiorno, ieri nel pomeriggio la Corte ha emesso il verdetto, rigettando il ricorso canturino.

Domenica a Cento, di conseguenza, ci sarà il “debutto” come capoallenatore di Cantù di Michele Carrea. Non sarà certamente una prima volta per lui in una sfida di A2: come head coach Carrea ha una lunga esperienza sulle panchine – limitandosi alle sole prime squadre – di Biella, Pistoia, Treviglio e San Vendemiano. Al suo fianco, ci sarà il secondo assistente Mattia Costacurta, con ancora più responsabilità.

Ma sarà ovviamente un debutto di fuoco, in una partita delicatissima, che Cantù affronterà per uscire dal momento di impasse culminato con le quattro sconfitte consecutive contro Rieti, Urania, Fortitudo Bologna e Forlì.

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