Rivoluzione Cantù, manca solo un tassello

In un’estate di cambiamenti, trattative aperte per il secondo straniero

È un’estate di cambiamenti a Cantù, a tutti i livelli. Gia fatto il suo ingresso in società un nuovo soggetto giuridico – Cantù Sports Holding –, a cui ha fatto seguito una rivoluzione tecnica evidentissima, con l’addio a coach Devis Cagnardi e il ritorno di Nicola Brienza, oltre l’arrivo come assistente di Michele Carrea.

Salutato anche il ds Fabrizio Frates e lasciata totalmente la gestione dell’area sportiva al gm Sandro Santoro, la logica conseguenza era un cambiamento forte anche a livello di roster. Tre sole conferme rispetto all’anno scorso: in testa quella di capitan Filippo Baldi Rossi, che peraltro aveva già prolungato il contratto nei mesi scorsi, Riccardo Moraschini – che tornerà prevedibilmente a fine settembre dopo l’infortunio – e Christian Burns.

Ci sono stati cambiamenti in tutti i ruoli. Via i due americani Anthony Hickey e Solomon Young, il nuovo play è Andrea De Nicolao in arrivo da Venezia, mentre l’ex Forlì Fabio Valentini sarà il suo cambio. Colpo statunitense per il ruolo di guardia, con Cantù che si è assicurata l’esperto Tyrus McGee, mentre il suo cambio sarà Matteo Piccoli, ex Vanoli.

Salutati Lorenzo Bucarelli (è andato a Pesaro) e Stefan Nikolic (va in A a Cremona), sono poi arrivati il finlandese di formazione italiana Joonas Riismaa (era a Brindisi) e, infine, il lungo Luca Possamai, da tre stagioni a Cento, ma in orbita Reyer.

Ora manca solo l’ultimo tassello, il secondo straniero, che andrà così a completare il roster per la stagione 2024/25.

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