S. Bernardo, che non sia l’ultima notte

Basket Sotto 2-0 dopo le partite in casa, Cantù va a Trieste (ore 21, diretta RaiSport) per allungare la serie

Autostrada A4 direzione Trieste. Se sarà una “Highway to hell” - un’autostrada per l’inferno – o una “Stairway to heaven” – una scala per il paradiso, questo lo dirà solo il campo. La scelta di cuore tra AC/DC e Led Zeppelin, dovrebbe portare i tifosi canturini a preferire i boccoli della coppia Robert Plant-Jimmy Page rispetto al duo rock and roll Brian Johnson-Angus Young.

E allora, che sia il vecchio dirigibile zeppeliniano a guidare Cantù in questa gara 3. Vivere o morire, sportivamente parlando, dipende tutto da questa partita.

La fotografia è chiara

La situazione è – ahinoi – arcinota: la fotografia è chiara, Trieste è in vantaggio 2-0, grazie al doppio colpo a Desio. Ha indirizzato la finale – come aveva fatto in precedenza a Torino e Forlì – ed è pronta a raccogliere alla prima occasione il match point della promozione.

Palla a due stasera alle 21 al PalaTrieste, diretta RaiSport e streaming su RaiPlay.

Una prima serata in cui Cantù dovrà fornire la miglior esibizione per poter avere ragione di una Trieste che, magicamente, in questi playoff si è trasformata in una corazzata indistruttibile, dopo aver giocato per un campionato intero a nascondersi.

No, non era strategia, ma solo crescita. E Trieste è cresciuta nel tempo, diventando una gran bella squadra, completa e capace di colpire con tante armi. Con il tiro da tre, con le penetrazioni, con i rimbalzi.

E con un po’ di difesa, che non guasta mai, anzi. Con un protagonista assoluto, il portoricano Reyes che a Desio ha fatto il brutto e il cattivo tempo, imperversando a tutto campo.

Sta a Cantù, in questa partita della speranza, provare a riaprire la contesa, portando la serie a gara 4, in programma mercoledì sera. Sul 2-1, magari dopo aver fatto quadrato, a quel punto la promozione di Trieste sarebbe messa fortemente in dubbio. Con un’inerzia cambiata, può succedere di tutto. E gara 5, al momento un miraggio, potrebbe davvero diventare un nuovo obiettivo alla portata.

Questo solo per dire quanto sia importante, in caso di vittoria, questa gara 3. Che resta complicatissima. Trieste ha tutto per archiviare stasera il campionato, su questo non c’è dubbio. L’ha dimostrato a Desio, dove ha dominato per 40 minuti, lasciando Cantù in vantaggio per poco più di 3 minuti. Se le prime due partite hanno espresso qualcosa, ebbene quel “qualcosa” è stata la superiorità di Trieste.

Niente pronostici

Ma il basket è materia che sfugge ai pronostici e, anche all’interno di una serie indirizzata, può accadere l’imponderabile. Un episodio a favore, una partita ben giocata, una svolta psicologica sono sempre fattori che si possono verificare.

Cantù, che ha sì perso due volte, ma senza mai “sbragare”, in questa partita ci può stare e può alimentare tutte le sue legittime speranze.

E c’è, ancora, “Stairway to heaven” a dar manforte: «Sì, ci sono due percorsi che puoi prendere. Ma a lungo termine. C’è ancora tempo per cambiare la strada in cui ti trovi».

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