S.Bernardo-Rimini, fuori i secondi

Il confronto diretto alle 18 potrebbe rivelarsi fondamentale per il miglior piazzamento finale nei playoff. Con una partita da recuperare, i romagnoli vantano due punti di vantaggio, ma Cantù potrebbe andare sul 2-0

BASKET

Cantù-Rimini, è caccia aperta al secondo posto. Serve uno scatto a Cantù, accompagnato da una regolarità, per provare a chiudere la stagione alle spalle di Udine e darsi la miglior collocazione possibile in vista dei playoff, aggiudicandosi il cosiddetto “fattore campo” in tutte le fasi del post season.

Il primo mattone è chiudere il discorso con Rimini, prima inseguitrice di Udine a 40 punti, portandosi in vantaggio nello scontro diretto. Una mezza ipoteca Cantù l’ha messa all’andata, con la vittoria al PalaFlaminio. Oggi alle 18, al PalaFitLine di Desio, la S.Bernardo ha la concreta possibilità di archiviare la pratica, portandosi sul 2-0.

Mal comune

Cantù è reduce dallo schiaffo di Udine, partita significativa per quanto riguarda la performance, ma conclusa con una sconfitta che, forse, ha consegnato la promozione diretta ai friulani. Riaffrontare una squadra di punta è l’occasione per ripartire verso il “nuovo” obiettivo del secondo posto. E, chissà, magari Udine commetterà qualche passo falso. La matematica non condanna nessuno, nessun gioco è ancora fatto.

Quindi, la sfida di stasera è importantissima, difficile ma affrontabile. Le due squadre sono, a vario titolo, un po’ deluse. Cantù per tutti i motivi conosciuti, Rimini per aver perso ultimamente un po’ di smalto. Le ragioni sono però comuni: sono mancati giocatori-chiave nei momenti difficili, c’è stata poca continuità negli allenamenti. Ed è sostanzialmente quello che ha evidenziato coach Nicola Brienza presentando la sfida.

Mettendo anche in evidenza come i giocatori importanti, se lo sono davvero, possono fare la differenza. Come Tyrus McGee che, dopo il secondo infortunio muscolare, sembra aver cambiato completamente marcia.

Anche lo statunitense ha grandi aspettative: «Rimini è una squadra molto forte, davanti a noi in classifica. Noi arriviamo da una sconfitta a Udine, pur giocando bene, e vogliamo riprendere a vincere davanti al nostro pubblico, in una partita che per la classifica sarà molto importante».

Gabbia e influenza

La testa è lì, a quel piccolo divario. Sarà una sfida dai contorni interessanti, tra la miglior difesa del campionato ossia quella di Cantù con 72.8 canestri subìti in media, contro il terzo miglior attacco, quello di Rimini con 81 di media.

Le bocche da fuoco dei romagnoli sono infinite, difficile anche concentrarsi su uno in particolare. Tra questi, sebbene non sia il più pericoloso, i tifosi canturini ricorderanno Giovanni Tomassini, autentico “giustiziere” di Cantù nella semifinale di Coppa Italia 2023 a Busto Arsizio contro Cento.

Per lui e gli altri “bomber”, la consueta gabbia con Piccoli e Riismaa (influenzato, condizioni da verificare) nel ruolo di guastafeste. Potrebbe essere la partita dei lunghi, dove Cantù non teme troppi confronti. I vari, Basile, Hogue, ma anche Okeke e Possamai (per quest’ultimo stesso discorso di Riismaa) saranno chiamati agli straordinari, specialmente in attacco.

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