Schiaffo a Moraschini, ecco come Livorno ha evitato la squalifica

Ricordate lo schiaffo – il classico “coppino” – rifilato a Moraschini da un tifoso della Libertas Livorno mentre il giocatore di Cantù stava per battere una rimessa laterale? Il giudice sportivo ha squalificato il PalaMacchia per due turni, la Libertas ha fatto una lavata di capo al tifoso, individuato e convocato in sede. Ma la notizia è che, per magia, il campo livornese non sconterà nessuna squalifica. La Libertas ha infatti presentato ricorso, che è stato parzialmente accolto. Obiettivo raggiunto: dimezzata la squalifica del campo, da due a una giornata, il regolamento permette ai club di commutare la squalifica in sanzione pecuniaria.

Incredibile? Sì, ma non del tutto. Perché il “peccato originale” sta nella squalifica iniziale. Perché si è applicato già un piccolo sconto, di una giornata, per la «tenuità» dello schiaffo rifilato a Moraschini.

Se le giornate di squalifica fossero state tre, Livorno avrebbe potuto ottenere al massimo la riduzione a due, senza poter quindi pagare.

Per Livorno, è un bel sospiro di sollievo. Non disputerà neanche un turno in campo neutro – avrebbe avuto l’obbligo di trovare un palasport ad almeno 100 km dal capoluogo – e quindi affronterà regolarmente in casa propria Cividale il 6 novembre e Pesaro il 13.