Severini sul pianeta Urania: «Noi tosti»

Partita Per la prima volta, si troverà nei panni dell’ex di turno: «Per noi sarà una sfida dura: Cantù ha grandi qualità»

Due anni a Cantù, due delusioni cocenti. Ma per Giovanni Severini è arrivata una nuova sfida sportiva, messo al centro del progetto dell’Urania, prossima avversaria di Cantù, sabato all’Allianz Cloud di Milano. Severini – guardia con un buon tiro da tre e tra i migliori difensori della categoria -, al termine del contratto con Cantù non è stato confermato. Ma ha trovato subito squadra, in un’Urania che punta in alto, grazie a un nucleo di giocatori che gioca insieme da alcuni anni, guidato da coach Davide Villa.

Severini, per la prima volta, si troverà nei panni dell’ex di turno: «Per noi sarà una sfida dura: Cantù ha grandi qualità e ha appena vinto una partita tosta sul campo di Trapani. Ma anche noi abbiamo qualche argomento da spendere, avendo vinto le ultime due sfide. C’è tutta l’intenzione di tener testa a una big del campionato come Cantù».

Per l’Urania – a quota 6 punti – quella contro Latina è stata la prima partita vinta in casa, dopo le due sconfitte consecutive contro Agrigento e Trapani: «Finalmente abbiamo “espugnato” casa nostra. Dopo aver vinto la prima a Treviglio, effettivamente, abbiamo faticato contro Agrigento e Trapani, ma spero che ora la squadra si sia sbloccata anche da questo punto di vista».

L’Urania ora punta decisamente a un piazzamento in zona playoff, perlomeno è questo l’obiettivo dichiarato della società milanese: «Questo è il traguardo che ci siamo posti e per cui stiamo lavorando. Del resto, in una stagione che porterà al completamento della riforma del basket e con sei retrocessioni, o lotti per i playoff, o rischi di rimanere invischiato nei playout. Per questo motivo, la società ha deciso di fare le cose per bene allungando il roster. Quest’anno la squadra è più lunga e sono convinto che, se limeremo alcuni errori che ancora commettiamo, potremo impensierire chiunque».

Facendo un passo indietro, alla sua esperienza biennale canturina, cominciata l’anno successivo alla retrocessione, Severini ammette che qualcosa non è andato per il verso giusto: «Avevo accettato la sfida di provare a riportare Cantù in serie A, purtroppo abbiamo vissuto due delusioni sportive consecutive: purtroppo in serie A2 sono solo due le squadre che possono ambire alla promozione».

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