
Pallacanestro Cantù / Cantù - Mariano
Lunedì 28 Aprile 2025
«Sì, sono scocciato. Ma anche sicuro che saremo pronti»
Brienza, bastone e carota: «La spiccata superficialità c’è costata diciannove palle perse»
«Sono scocciato per la sconfitta? Sì. Ma sono abbastanza sicuro che saremo pronti tra due settimane per i playoff». Del resto, a chi fa piacere chiudere un campionato con una sconfitta, seppure ininfluente per la classifica?
A nessuno, tantomeno a un allenatore come coach Nicola Brienza, che sta rifinendo e sistemando i dettagli della sua Cantù per la parte più importante dell’anno, ossia i playoff. Sara stata poco più che un’amichevole quella contro Vigevano, ma troppe cose non sono girate: «In alcuni momenti – ha detto il coach a fine partita – abbiamo avuto una spiccata superficialità, che ci è costata diciannove palle perse, la maggior parte non forzate. Da queste situazioni, Vigevano ha preso i primi vantaggi a inizio partita e, soprattutto, tra la fine del terzo e l’inizio del quarto periodo».
Non solo: «Abbiamo sbagliato due-tre appoggi facili e Vigevano ha preso ritmo ed energia. Bravo Francis, bravi noi a ricucire, alla fine è andata come è andata, ma non è lì che c’è rammarico. Per fortuna abbiamo tenuto botta con i giocatori, nessuno si è fatto male. Hogue? Ho preferito preservarlo, dandogli un turno di riposo e aumentare il minutaggio di Okeke e Possamai, oltre che di Piccoli che aveva bisogno di giocare. Era poco più di un’amichevole, ma con Udine, Vigevano è l’unica con cui abbiamo perso due volte. Non sono entusiasta, noi dobbiamo essere sempre connessi: non siamo così forti da poterci accendere e spegnere quando vogliamo».
E ora si può resettare, in queste due settimane prima dei playoff: «Ora è finita la stagione regolare, così come le situazioni di “mezzo e mezzo” che ci hanno contraddistinto. Ora queste situazioni non devono più essere parte integrante di noi. Con voglia e carica ci troviamo a preparare i playoff.
Ora per fortuna non si scherza, ogni partita è vera e sono abbastanza sicuro che saremo pronti. Vero, ci sono stati degli alti e bassi, ultimamente. Ma sono convinto che adesso dovremmo essere la Cantù vista a Bologna in Coppa: siamo già stati bravi in un frangente e ora siamo pronti a farlo per almeno nove partite».
Cantù deve aspettare ancora per conoscere l’avversaria ai quarti. Ma sarà una tra Torino, Pesaro e Fortitudo Bologna: «Con Torino abbiamo perso poco fa e ha perso di poco anche a Udine. Pesaro come noi puntava alla promozione, mentre la Fortitudo è… la Fortitudo: nessuno è di prima o seconda fascia ai playoff. L’avversaria, chiunque essa sia, sarà di altissimo livello. Non ci sono margini di errore ai playoff, bisogna essere sempre al top per almeno tre partite», la chiosa del tecnico canturino.
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