Silenzio e lavoro. Cagnardi e Cantù isolati in palestra

Preparazione meticolosa in vista di gara tre. Il coach dovrà per forza proporre qualche novità

L’Acqua S. Bernardo Cantù ha scelto di isolarsi nella finestra temporale che, dalla sconfitta in gara due di finale promozione, porta a domani sera, quando sarà spalle al muro contro una Pallacanestro Trieste avanti 2-0 dopo i due blitz al PalaFitLine di Desio.

Nessuna conferenza stampa del coach (quelle stagionali pre gara, fa sapere l’ufficio stampa, sono terminate) e poca voglia di parlare anche da parte del gruppo squadra. Meglio cercare di concentrarsi sulla sfida e pensare solo ed esclusivamente al lavoro di preparazione della stessa.

E a Seveso, sede degli allenamenti della Pallacanestro Cantù, si è lavorato testa bassa. Non che ci sia bisogno di particolari richiami atletici, anzi, ma di sicuro il tecnico Devis Cagnardi ha provato a mettere qualcosa di nuovo. Non fosse altro nel tentativo di porre un granello di sabbia nell’ingranaggio, fino adesso perfetto, del meccanismo triestino di Jamion Christian.

I cambi sistematici in difesa che ad esempio hanno funzionato bene in gara uno nel momento della rimonta, la volta successiva hanno dato sì qualche risultato ma non lo stesso in termini di resa, segno probabilmente che Trieste aveva studiato, anche se in meno di 48 ore, le contromosse.

Allora, tra video e pratica, lo staff biancoblù è chiamato a escogitare qualcosa di nuovo. Magari anche nella distribuzione dei minuti, con un maggiore coinvolgimento di Luca Cesana e Nicola Berdini, forse quelli più sacrificati delle prime due sfide casalinghe.

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