«Trapani-Cantù? Sarà uno show»

Basket A2 L’allenatore della S. Bernardo Cagnardi parla prima del big match in programma domani sera. «Il nostro lavoro è improntato sul risultato, ma produciamo anche spettacolo: mi aspetto una bella partita»

«Antonini carica l’ambiente? Ci sta, usa la sua immagine ed è legittimo che lo faccia. Ma mai come questa volta il “focus” della partita è su noi stessi». Trapani-Cantù di domani sera è il primo vero big match per entrambe, dalla Sicilia arrivano messaggi di rispetto ma anche di sfida. Ma una sfida resta, importante, ma che dopo sole cinque giornate non decide nulla.

Bella

È un punto che sta a cuore di coach Devis Cagnardi, tecnico di Cantù: «Mi aspetto una partita difficile, ma anche piacevole per gli spettatori. Sfidiamo una squadra ben costruita, profonda, di talento, fisica, che ha vinto la Supercoppa ed è imbattuta. Non è una sorpresa, ma abbiamo l’urgenza di pensare a noi stessi, abbiamo un percorso che vogliamo migliorare di giorno in giorno».

Per Cagnardi, una vittoria o una sconfitta, cambierebbero poco: «Ci sarebbe una differenza in classifica, che potrebbe eventualmente pesare per il discorso della qualificazione alla Coppa Italia. Sono altre le risposte che attendo, dopo un inizio anomalo per mille motivi che tutti conoscono. Ci aspettavamo di avere delle cadute o di non essere pronti e l’esempio è stato contro Treviglio, partita persa al fotofinish più per demeriti nostri».

Cantù si presenterà al PalaShark senza Cesana (Tarallo è in forse), come contro la Luiss Roma. Sarà una partita tra i migliori attacchi del girone Verde: «A livello numerico i dati dicono questo, ma è ancora presto per vedere gli equilibri. Io e coach Parente abbiamo una filosofia simile, ma ora non facciamo previsioni sulla partita: non è semplice dire cosa scaturirà da due attacchi prolifici. Noi non possiamo snaturarci: cercheremo di essere noi stessi, con qualche accortezza perché giochiamo fuori casa».

Rivale

Rivale e “competitor”, Trapani sembra aver “spodestato” Cantù dal ruolo di squadra favoritissima. Un bene? «Cantù è sempre considerata protagonista, ma è anche vero che ci si mette da soli una pressione non sana: comprendo e capisco, ma si può migliorare sotto questo aspetto. Quando dei giocatori hanno un obiettivo alto, un minimo di pressione c’è sempre e lo si accetta. Credo che la pressione sia più su chi ha l’ambizione di arrivare e inserirsi in alto, magari senza essere accreditata tra le favorite».

Tanti i possibili temi della partita, uno certamente sarà il confronto tra due dei migliori Usa della A2, vale a dire il bomber Jd Notae da una parte e il play Anthony Hickey dall’altra: «Confidiamo in una dose di bel gioco. Il nostro lavoro è improntato sul risultato, ma produciamo anche spettacolo, quindi sarebbe bello vedere qualcosa di bello anche a livello estetico. Mi aspetto come in altri posti una tifoseria che vede del potenziale nella squadra: speriamo ci sia tanta gente, ma non mi aspetto nulla di diverso da una piazza calda e numerosa».

Quattro giornate in archivio e la quinta in vista, cosa le è piaciuto finora della squadra? «Siamo mentalizzati sul nostro lavoro e questo accade quando tutti, compreso il mio staff e tutto ciò che ci circonda, hanno questo obiettivo in testa. Ho visto poi la capacità di reagire, in tutte le partite. Non sempre ci siamo espressi al meglio, ma mai la squadra mi ha dato l’impressione di mollare».

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