Un’A2 da grandi firme in panchina. Campionato in mano agli strateghi

Da Boniciolli a Bucchi, da Ciani a Dalmonte e da Pillastrini a Sacripanti. Nomi eccellenti sulle panchine

Se la serie A di basket alla voce “allenatori” è da quest’anno a trazione straniera (9 coach su 16 provengono infatti da oltre confine), la A2 è tuttora rigorosamente in mano ai tecnici italiani. Venti su venti -, en plein, insomma - le panchine con protagonisti gli strateghi di casa nostra. Dopodiché, lì dentro - nel calderone - c’è un po’ di tutto. Dai grandi nomi che più volte hanno svolto con profitto la professione al piano superiore, agli habitué della categoria, dai giovani rampanti ai loro colleghi più strutturati e consapevoli.

Tra i big - in rigoroso ordine alfabetico - Matteo Boniciolli, Piero Bucchi, Franco Ciani, Luca Dalmonte, Stefano Pillastrini e Pino Sacripanti. Come si può notare, diversi di loro hanno in momenti differenti guidato Cantù, ora affidata a un “mister” fatto in casa. Quel Nicola Brienza reduce dal titolo di miglior allenatore della serie A dopo aver condotto dapprima alle F8 di Coppa Italia e poi ai playoff quella Pistoia con cui in A2 nel 2021 aveva sollevato anche una Supercoppa. E che nel massimo campionato, oltre a Cantù qualche anno fa si era poi seduto anche sulla panca di Trento.

Soffermiamoci sui “senatori”. Boniciolli (nuovo a Torino), classe 1962, ha in bacheca una Coppa Italia (Avellino, 2008), una Supercoppa Lnp (Fortitudo, 2016), una Coppa Italia Lnp (Udine, 2022), due titoli kazaki con l’Astana e una Eurochallenge (Virtus Bologna, 2009), Inoltre, miglior allenatore della serie A 2008 con Avellino.

Bucchi (nuovo, ma in realtà cavallo di ritorno, a Brindisi), classe 1958, è il leader tra i coach in attività con più partite allenate (755) in serie A dove ha vinto due Coppe Italia (Treviso 2000, Napoli 2006) e una Supercoppa (Treviso 2001). Ha preso parte a cinque tornei di A2 rimediando quattro promozioni dirette (Rimini 1997, Napoli 2002, Brindisi 2012, Roma 19) e una finale playoff disputata...

Ciani (novità di Orzinuovi), classe 1961, nella massima serie ha guidato Gorizia, Cantù, Livorno e Trieste e in A2 non si contano le sue panchine. Dalmonte (2° anno a Nardò), classe 1963, ha un lungo e prestigioso curriculum avendo allenato pressoché ovunque e in “piazze” anche prestigiose, con puntate pure all’estero.

Pillastrini (5° anno a Cividale), classe 1961, a livello di club ha allenato dalla B all’Eurolega e nel 2006 ha vinto l’Oscar del Basket.

Quanto a Sacripanti (nuovo a Pesaro), classe 1970, in A è stato via via a Cantù (miglior allenatore nel 2002 e vittoria della Supercoppa 2003), Pesaro, Caserta (semifinale scudetto), Cantù, Avellino (semifinale scudetto), Virtus Bologna, Napoli (dopo averla condotta alla promozione) e Scafati.

Significativi anche i curricula di Alessandro Ramagli - al 4° anno a Verona, classe 1964, quattro promozioni in A (Biella 2001, Pesaro 2007, Virtus Bologna 2017, Verona 2022), due Coppa Italia Lnp (Verona 2015 e Virtus Bologna 2017) - e di Antimo Martino - 3° anno a Forlì, classe 1978, una Supercoppa Lnp (Fortitudo 2018) una Coppa Italia (Forlì 2024) e due volte allenatore dell’anno in A2 (2019, 2024) - nonché di Sandro Dell’Agnello (2° anno a Rimini), classe 1961, miglior allenatore di Legadue a Livorno nel 2008 e diverse esperienze in club titolati.

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