Valentini: «Non dobbiamo fermarci sul più bello»

Con la sua verve, il play grande protagonista all’interno della squadra che ha raggiunto il primato

Tutta l’energia di Fabio Valentini. Il nuovo play di Cantù, anche domenica a Livorno, ha fatto vedere con una serie di triple che faccia tosta e coraggio non gli mancano di certo.

Altro che cambio di Andrea De Nicolao, il play titolare designato. I due possono convivere - ed è successo anche a Livorno -, e di certo Valentini non è una ruota di scorta. Anzi.

Con i suoi 14 punti, 12 dei quali messi a segno da tre - 4 tentativi a segno su 5 - è stato uno dei protagonisti della quinta vittoria consecutiva di Cantù in campionato.

«Il tiro è una mia caratteristica»

Una striscia non da record, ma importante per raggiungere il primo posto, alla pari di Rimini e Rieti, a quota 10 punti. Un primato che, per quel che vale a ottobre, significa già qualcosa.

«Era importante finire questo primo ciclo di partite con due turni infrasettimanali con più punti possibile - sostiene il giocatore - . Peccato aver perso la prima a Orzinuovi, più per errori nostri che per altro: saremmo stati in testa da soli. Ma è un primo posto che fa bene a tutti: a noi, ai tifosi, alla società: non dobbiamo fermarci sul più bello, tanto più che ora il calendario per un paio di settimane si regolarizza, prima dei due turni a metà settimana di novembre».

L’asse De Nicolao-Valentini si sta ritagliando un posto al sole tra le coppie di play della categoria: «Sicuramente siamo due giocatori complementari, con caratteristiche diverse – spiega l’ex Forlì -: proprio per questo motivo possiamo anche giocare insieme, come è successo. Io da guardia e lui da play e viceversa, soprattutto a Livorno quando si è infortunato McGee. Lui è un grande esempio: mi aiuta tanto e provo a rubargli qualche segreto».

E infatti, proprio nel giorno dell’infortunio del cannoniere statunitense di Cantù, Valentini ha sfoggiato una gran prestazione al tiro, con canestri mortiferi nei momenti caldi del match: «Il tiro è una mia caratteristica. Se poi mi ritrovo nella giornata giusta, ci provo anche di più. Ma amo anche coinvolgere i compagni per aiutare la squadra a vincere».

In una squadra rinnovata e partita così forte, per Valentini c’è qualcosa di positivo che va oltre la tecnica e la tattica: «Mi piace l’unità del gruppo: tutti guardano l’obiettivo di squadra e nessuno guarda alla singola e personale prestazione. Questo è un presupposto fondamentale per far sì che quella che stiamo vivendo sia una stagione vincente. I sette giocatori in doppia cifra? È esattamente quello che ho detto: più di tutto conta l’interesse della squadra».

«Più performanti in difesa»

Qualcosa da correggere, per il play, ancora c’è: «Ci siamo allenati poco e abbiamo giocato tanto, quindi servirebbe lavorare in queste settimane piene sui dettagli difensivi. Abbiamo già mostrato la nostra identità in attacco e in difesa, ma i campionati si vincono nella nostra metà campo. In attacco, grazie al talento, sappiamo sempre trovare una soluzione, quindi dobbiamo diventare ancora più performanti in difesa».

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