Riecco “Ai lov dis gheim”
La versione di Gianni

Tradizionale appuntamento con Corsolini e la rubrica più longeva de La Provincia

Venerdì scorso sono stato ricevuto dal sindaco di Cantù, Alice Galbiati, figlia di Claudio che è stato mio giocatore da quando aveva 13 anni; era presente anche la segretaria, bolognese doc come me, appena tornata da Bologna dove la figlia ha avuto una bimba.

Mi ha fatto piacere la cortesia e la gentilezza che mi hanno mostrato, ma contemporaneamente mi hanno messo in imbarazzo: la sindaca mi ha consegnato l’elenco di tutti i Cittadini Benemeriti di Cantù che hanno aderito alla richiesta di conferirmi la Benemerenza civica, ma sono io che devo ringraziare Cantù perché tutta la mia vita sportiva, aziendale, sociale, lavorativa e culturale è partita da qui.

Voglio sfruttare queste colonne per ringraziare tutti quanti, perchè mi hanno inserito in un contesto di estrema amicizia, per cui non sono stato residente qui solo sulla carta di identità, ma anche come partecipazione umana. Al di là del lavoro per la Pallacanestro Cantù: il collegio De Amicis, il Gabbiano, la Fondazione Eleonora e Lidia, gli architetti da Radice e soci, i medici da Aureggi a Sergio Scolari, i soci Lions, quelli del Panathlon, gli amici del Coni…

Inoltre non dimentico che, sempre con il tutor Aldo Allievi e la proprietà dei signori Casella e Mascetti, ho avuto l’opportunità di parlare ad un Convegno su sport libero e sport di stato, a Roma al Palazzo della civiltà e del lavoro, seduto tra Giulio Andreotti e Cicogna (allora presidente dell’associazione industriali). Andreotti mi disse di andare il mattino dopo dalla sua segretaria in Montecitorio a ritirare un progetto per lo sport a scuola: interessante, però non se ne fece nulla. Quando ho poi sostituito Giancarlo Tesini alla presidenza della Lega Pallacanestro di serie A, lo stesso Tesini mi chiesto di andare in Rai per un progetto per la scuola già pronto… Ma anche qui non si fece nulla.

In questi momenti è difficile intervenire sul lutto per la morte di Kobe Bryant, però credo sia giusto ricordarlo per quello che ha fatto non solo in campo. Ha creato associazioni per la difesa degli uomini di colore, ha contestato coraggiosamente Trump, ha creato moltissime borse di studio per cestisti che non ne avevano la possibilità e da ultimo un laboratorio di analisi mediche in Costa d’Avorio. È poi giusto ricordarlo qui da noi perchè il padre ha giocato in moltissime società italiane, cominciando da Rieti e finendo a Reggio Emilia, cosicché Kobe ha studiato in Italia iniziando dalle elementari fino alla prima media.

Quando è stato premiato dalla Hall of Fame della Nba, ha ringraziato in italiano; spesso veniva in Italia, dove passava da Armani a prendere qualche vestito e dopo andava a Reggio Emilia a trovare il suo compagno di banco, che ha un’edicola in centro. In tutti i casi bisogna notare che tutta la stampa, le tv e le radio si sono accorte del basket per l’incidente accaduto a Kobe, anche se diversi altri atleti di discipline diverse si sono lamentati dello spazio negato a loro e allo stesso Kobe, per dare spazio sempre al solito calcio. Ma così è se vi pare.

Venendo al campionato, dobbiamo sempre stare in guardia per l’obiettivo primario della pallacanestro Cantù, perchè è vero che almeno fino a questo momento la squadra ha retto più del previsto, ma è anche vero che - nonostante le esagerate e prevenute critiche dei soloni - la maggior parte delle squadre gioca un buon basket e lo dimostrano anche taluni risultati nelle varie Coppe. Mentre l’Armani, con gli ultimi arrivi, è arrivata ad aver un roster di quasi 20 giocatori, Venezia, la Germani Brescia, Brindisi, Sassari sono formazioni interessanti.

Intanto le solite voci di spogliatoio parlano di Recalcati come futuro presidente della Lega di serie A, ma Carletto ha detto di non aver mai sentito nessuno. Contemporaneamente Andrea Bassani - attualmente nella cabina di comando della Eurolega - è stato convocato tre volte, ma ancora non si è concluso niente. Speriamo che la Lega, qualunque sia la nuova dirigenza, non confermi l’obiettivo di utilizzare la maggioranza di stranieri.

Infine, mi piace ricordare che è passata anche la Giornata della memoria, ed il ricordo è stato fatto in un modo propositivo coinvolgendo le scuole nel modo più efficace.

© RIPRODUZIONE RISERVATA