Spreafico, favola azzurra. Capitana della Nazionale premio alla carriera

Protagonista Giovedì ha debuttato nel suo nuovo ruolo nella gara vinta a Vigevano contro la Grecia (76-67)

Una vita di sacrifici e di lavoro in palestra. E un amore sviscerale per due maglie, quelle della Comense e dell’Italia. Poi a trentadue anni Laura Spreafico corona un sogno forse inaspettato: è la nuova capitana della Nazionale di pallacanestro. Un riconoscimento prestigioso e meritato per la giocatrice di Asso che, in questi ultimi anni, ha raggiunto l’apice della sua carriera.

Spreafico è stata infatti nominata capitana delle azzurre per le prime due partite di qualificazione all’Europeo del 2025. Giovedì ha debuttato nel suo nuovo ruolo nella gara vinta a Vigevano contro la Grecia (76-67).

Emozionata all’inno di Mameli, Spreafico ha giocato 23 minuti segnando 6 punti con due triple dall’angolo. E’ stata la sua 42ª presenza in Nazionale e sarà di nuovo in campo domani ad Amburgo contro la Germania. L’Italia è già qualificata di diritto all’Europeo essendo uno dei quattro Paesi ospitanti insieme a Germania, Grecia e Repubblica Ceca. La seconda finestra delle qualificazioni si disputerà fra un anno, e chissà se Spreafico (adesso unica over 30) sarà ancora tra le convocate. Intanto però può godersi questo premio alla sua carriera e alla sua dedizione.

In passato aveva avuto un rapporto conflittuale con la Nazionale: diceva «siamo due rette parallele» per le tante occasioni sfumate.

Aveva infatti esordito nel 2012 e poi finalmente, dopo un lungo inseguimento, lo scorso giugno ha disputato il suo primo Europeo senior (tre quelli nelle giovanili). Come club è cresciuta nella scuola Comense. Dopo il minibasket a Erba, ha indossato la divisa nerostellata per sette anni assorbendone il credo e la gloria. A 15 anni esordisce in serie A1 e nel 2012 quando la Comense scompare lei spicca il volo. Gioca a Lucca, Schio (dove vince due scudetti, due Supercoppe e due Coppe Italia), Parma, Ragusa, Broni e Costa Masnaga, dove viene consacrata come miglior marcatrice italiana della A1, premiata dalla Lega come migliore italiana, e insignita del Premio Reverberi (una sorta di oscar del basket). L’anno scorso va a giocare all’estero, a Gernika in Spagna (e nel frattempo si laurea in Italia). Quest’anno è di nuovo a Ragusa, anche qui con i gradi di capitana.

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