Brienza: «Udine al top, ma anche noi stiamo bene»

Basket A2 Il tecnico di Cantù prepara la sfida di domani in casa: «Il filotto ci dà consapevolezza»

Sono quaranta minuti che valgono il secondo posto, quelli che domenica alle 18 vedranno protagoniste l’Acqua S.Bernardo Cantù e l’Apu Udine. Una rivalità che torna ad accendersi quella tra due club che puntano da qualche anno al salto di categoria e che rende la sfida, sulla carta, decisamente combattuta.

«Costruiti per vincere»

Lo ha ribadito anche coach Nicola Brienza nella conferenza stampa prepartita. «Sarà una partita di grande difficoltà, contro una squadra molto forte e appaiata a noi in classifica – ha dichiarato –. È costruita per puntare alla promozione e ci sono tutte le premesse per far sì che sia un’altra gara stimolante, dopo quella di Rimini. Non vediamo l’ora di giocarla davanti al nostro pubblico».

Diversi gli ex di giornata, così come i giocatori dell’Apu che possono fare la differenza. Proprio per questo, il piano partita di Cantù non si concentrerà sul limitare un solo elemento. «Temo tutto il nucleo – ha proseguito Brienza –. Sono una squadra molto simile a noi, che non dipende da un singolo. Hickey, Da Ros, Pini e Alibegovic che è un riferimento per la categoria, sono tutti giocatori importanti. Sarebbe sbagliato individuarne uno solo. Per Hickey abbiamo grande rispetto, ma dobbiamo ragionare sul collettivo. Sappiamo che arriverà carico. Proveremo a metterlo in difficoltà e a togliere alcune soluzioni agli avversari. Di certo, Udine merita la miglior Cantù possibile».

«Vincere e migliorare»

E quella post arrivo di Dustin Hogue ha già dimostrato di essere molto difficile da battere. Dopo la sconfitta con Pesaro, sono arrivate, infatti, tre vittorie convincenti. Quella con Rimini, in particolare, che ha riaperto il discorso per il primo posto, è stata un’importante iniezione di fiducia. «Il filotto ci dà consapevolezza – ammette il coach canturino –. Come dico sempre, è un percorso di crescita. Le vittorie servono a migliorarsi e quelle come Rimini hanno valenza anche più importante, perché ci dà tanti dividendi positivi. Non siamo noi i nemici di noi stessi, perché ci sono avversari molto forti, ma se giochiamo ad alto livello abbiamo una squadra che può primeggiare con chiunque».

E non va dimenticato che Cantù ha ancora tanti margini di miglioramento, tra l’inserimento e la naturale crescita di Hogue e il recupero di Christian Burns e Luca Possamai. «Hogue è arrivato in buone condizioni, ma è praticamente alla seconda settimana di preseason – ha concluso Brienza –. Sta prendendo confidenza con i compagni e con se stesso. I margini di crescita sono ampi e avrà sempre più minuti. La caviglia di Possamai non è guarita, ma si allena senza problemi. Burns si è riaffacciato in palestra, ma è ancora fuori. Speriamo, da martedì, di riaverlo a pieno regime».

Con Udine, dunque, spazio ai soliti 10, pronti a dare battaglia per due punti chiave.

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