A casa nostra ventun’anni dopo. Che emozione, Como

Era il 24 maggio del 2003 quando il Sinigaglia chiudeva per l’ultima volta i cancelli alla serie A

Ventun anni dopo, anche un po’ di più. Era il 24 maggio del 2003 quando il Sinigaglia chiudeva per l’ultima volta i suoi cancelli alla serie A. Da quel giorno a oggi è passata una vita, anzi tante vite.

Perché da lì in poi il Como ha toccato più volte il fondo della serie D, è passato attraverso due fallimenti, ha subìto delusioni e illusioni, ha perso la sua storica casa di Orsenigo. E a un certo punto anche la speranza che a Como, al Sinigaglia, si sarebbe mai più potuti tornare a riveder le stelle.

Eccolo invece, quel giorno. Distante ventun anni nel tempo, ma anche di più negli animi di chi aveva anche smesso di aspettarlo e di sognarlo. In un certo senso solo oggi, solo al Sinigaglia, la serie A del Como ricomincia davvero.

Meglio sicuramente di come era finita. Con una vittoria, 1-0 contro il Torino per la cronaca, che non serviva a nulla. Tra l’altro, giornata tristissima per tutti, perchè sia il Como che i granata erano già da tempo condannati alla retrocessione, rispettivamente ultimo e penultimo.

No, meglio ricordare l’ultima partita in cui i cancelli del Sinigaglia si sono aperti, quella con il Cosenza, quattro mesi fa, il 10 maggio.

Serata di festa per un traguardo raggiunto anche con un po’ di incredulità, perché quasi questa serie A non sembrava possibile. Non in questo stadio, anche. Perché da quella sera a oggi il Sinigaglia ha dovuto affrontare una trasformazione fondamentale, che in quel momento non era così scontata.

Tant’è che il mese che si è chiesto in più – con tre trasferte e una sosta – è stato sfruttato fino all’ultimissimo istante per arrivare pronti. Seguito con ansia e fiducia giorno per giorno dai pensieri dei tifosi del Como, il traguardo è stato raggiunto, e anche questo è un gran risultato. Che aiuterà a guardare avanti con fiducia verso un progetto più ampio, perchè così non si potrà continuare a lungo, ma che ha evitato il rischio di vivere questo momento storico, la prima partita in A in casa dopo così tanto tempo, in uno stadio estraneo.

Invece no. Stagione in A numero quattordici della sua storia, e lo stadio Sinigaglia c’è. E c’è la gente del Sinigaglia, quella che c’era ventun anni fa, quelli che c’erano molto prima, quelli che la A a Como non l’hanno vista mai ma che in questi anni di sofferenza sono stati sempre vicino alla squadra, quelli che scopriranno oggi quanto sia bello vedere il Como in serie A. Quanto sia bello vedere un Sinigaglia da serie A.

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