Amore Como, mai così tanti abbonati

Calcio C’è l’effetto serie A a trascinare i tifosi azzurri. Le circa 6.700 tessere superano di gran lunga anche il dato degli anni Ottanta o dell’ultima volta in categoria

Non è una sorpresa. Che il Como di quest’anno potesse battere il record storico di abbonati della sua ultracentenaria storia era assolutamente prevedibile.

L’entusiasmo enorme che ha accompagnato in serie A la squadra, la grande fiducia in questa società, il lasso di tempo notevole trascorso dall’ultima volta in cui il Como aveva giocato in massima serie, sono stati tutti elementi che insieme hanno prodotto un’attesa spasmodica per potersi assicurare il posto al Sinigaglia. E la risposta è stata decisamente all’altezza delle aspettative.

I circa 6700 tifosi – la cifra ufficiale non è ancora stata comunicata – che sono riusciti ad assicurarsi l’abbonamento sono un numero talmente notevole per Como da non essere appunto mai stato raggiunto prima.

Sempre sotto quota 5.000

Nemmeno negli anni d’oro, gli anni 80, quando si è arrivati al massimo a poco più di cinquemila. O nell’ultima seria A, stagione 2002-03, altro traguardo che si raggiungeva dopo tanti anni, quando gli abbonati non arrivavano a 5000, per l’esattezza 4838.

Non c’è solo l’entusiasmo in questi numeri. Ci sono anche altre ragioni. Quando al Sinigaglia giocavano Maradona e Platini, e tutti i giocatori più forti del mondo, di gente allo stadio ce ne andava in generale anche più di oggi.

Ma a Como entravano trentamila persone. Il che significava che trovare i biglietti era comunque mediamente più semplice, tranne ovviamente in qualche big match particolarmente sentito. Non c’erano i meccanismi attuali di acquisto e di controllo, chi voleva andare allo stadio anche sporadicamente ci riusciva.

Oggi no. Il Como non ha mai giocato la serie A con una capienza così ridotta. E dunque una grande spinta all’acquisto, peraltro dopo una stagione in B in cui in più di un’occasione c’è stato chi non è riuscito ad acquistare il biglietto, è arrivata proprio da questo. Dalla voglia di avere il posto assicurato, senza rischiare di stare fuori.

È anche la prima volta in cui la richiesta supera il numero degli abbonamenti disponibili. Il limite massimo è stato raggiunto nel giro di poche ore. Altrimenti gli abbonamenti sarebbero stati anche di più, almeno qualche centinaio in più. Questo perché il Como ha scelto di tenere una parte di biglietti da mettere comunque in vendita.

Decisione simile alle altre

Una decisione che adottano praticamente tutte le società, anche se non esiste in merito alcuna normativa. Sulla carta, si potrebbe anche paradossalmente scegliere di non fare campagna abbonamenti e di mettere tutti i biglietti in vendita. O viceversa.

L’unico obbligo esistente è quello di riservare al pubblico ospite un settore che abbia una capienza che sia pari almeno al cinque per cento della capienza totale dell’impianto. Ma tutti scelgono questa strada, a un certo punto si chiude. E se si pensa ad esempio che l’Inter ha chiuso a 40.000, la Roma a 38.000, vale a dire sostanzialmente la metà dello stadio, il Como in proporzione ha destinato agli abbonati molti più posti.

Mai così tanti nella sua storia, anche se, o forse proprio perché, mai ha giocato la serie A in uno stadio così poco capiente.

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