Arena Como, c’è un Toro da matare

Dopo il successo di Monza, la squadra di Fabregas torna oggi al Sinigaglia

Adesso divertiamoci. Il senso di questa ultima parte di stagione è un po’ questo. Nell’attesa, che potrebbe non essere neppure molto lunga, di mettere anche formalmente qualsiasi tipo di punto alla questione salvezza – punto fermo, ma anche un bel punto esclamativo -, godiamoci un po’ questo Como.

Non che non sia stato possibile farlo prima, peraltro. Perché è difficile ricordare una partita che in questa stagione sia stata banale o nemmeno minimamente avvincente, nel bene o nel male.

E adesso, con una situazione di classifica tranquilla, andare a vedere il Como significa anche avere la curiosità di quali saranno le scelte di Fabregas e il divertimento di scoprirlo.

Soprattutto lì, da metà campo in giù, dove la scelta è tanta, in quantità e in qualità. Dove ci si può permettere di giocare con una punta o anche senza, che i risultati possono arrivare comunque.

Oggi alle 18 contro il Torino è probabile che qualcosa cambi ancora, perché evidentemente sarà una partita diversa rispetto a quella di Monza. È probabile che possa tornare in campo Strefezza, eccezionalmente lasciato fuori dall’undici titolare sabato scorso. E dovrebbe essere Ikonè a lasciargli il posto.

Altro dubbio, l’impiego di Douvikas. Un giocatore in cui Fabregas crede tanto, ma allo stesso tempo non sembra aver chiuso la porta a Cutrone. Sempre ammesso che non si scelga di giocare senza la punta centrale e con un centrocampista in più. Il che potrebbe portare a rivedere il trio Perrone-Caqueret-Da Cunha.

Bella e interessante anche la concorrenza che si è aperta nei ruoli di esterni bassi. Vojvoda avrà spodestato Smolcic, così come Valle potrebbe aver fatto con Moreno? In ognuno di loro Fabregas vede capacità diverse, oggi tutti loro potrebbero essere scelti. Perché, a parte ovviamente Dossena, il tecnico li ha a disposizione tutti.

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