Audero, un indonesiano per il Como

Mercato Il portiere ex Samp e Inter è stato avvistato in città: vicinissimo ad affiancare Semper per la porta

Chi era quella famigliola in giro per Como (avvistata anche nella sede di Sent), lui alto e statuario, lei biondina e più piccolina, che spingevano un passeggino? Tutto fa pensare che fosse Emil Audero in compagnia della moglie.

Come hanno confermato anche scatti comparsi sui social. Che il portiere ex Samp e Inter (dove ha fatto il secondo nell’ultima stagione) fosse un obiettivo della società, era noto da giorni. La sua apparizione in città ha fatto intendere che le cose sono molto più avviate di quanto si possa pensare. In gergo tecnico: è fatta. Con una curiosità, non certo decisiva (ma insomma...) che è sfuggita ai più: Audero è per metà indonesiano. Origini che si vedono anche nei lineamenti, occhi un po’ a mandorla. Nato a Mataram (Indonesia) da padre indonesiano, Edy, e mamma italiana, Antonella, ha anche un secondo cognome non noto: Mulyadi. Si è trasferito con la famiglia in Italia all’età di un anno. In provincia di Torino.

Per questo si sente molto italiano, per questo ha scelto la nazionale azzurra (dove ha giocato nelle giovanili). «Sì! Le mie origini sono indonesiane. Sono nato lì!I parenti da parte di mio padre vivono ancora tutti lì. Io ci sono stato varie volte in Indonesia, soprattutto in vacanza, e ci tornerei più spesso. Diciamo che non è così vicino... È vero che la Nazionale indonesiana mi avrebbe voluto però io ho solo il passaporto italiano quindi la possibilità non sussiste nemmeno. Potrei fare richiesta, certo, ma non so quanto mi possa servire».

La nazionalità quanto ha pesato? Il ragazzo è forte, alla Samp è diventato un idolo, ha fatto quattro stagioni super e anche nel Venezia aveva fatto molto bene. A Genova era diventato un pararigori, e il penalty bloccato a Criscito nel derby di due anni fa aveva salvato la Samp e fatto retrocedere il Genoa. Roba da avere una statua in piazza. Ma certo, la nazionalità ha avuto il suo peso: perché è ovvio che per la proprietà indonesiana affrontare la prima stagione in serie A del suo Como con un giocatore legato alle origini, è un fatto anche simbolico. E Semper? Ha tre anni di contratto. Partiranno alla pari, e se la giocheranno.

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