Cento di questi derby

Compleanno speciale per Monza-Como: al Brianteo oggi la centesima sfida tra le due squadre, la prima volta di fronte nel 1922-23

CALCIO

Derby di campionato numero cento tra Como e Monza, e primo in serie A in casa biancorossa. Oggi va in scena una partita storica, che ha un significato particolare nella lunga trama di sfide tra le due squadre, perché il Monza è sicuramente uno degli avversari che il Como ha affrontato più volte, avendo condiviso con i brianzoli tutte le categorie, a volte con un obiettivo comune, altre no.

Quella di oggi è una partita molto particolare. Con un Monza che ancora sulla carta deve cercare punti per tentare una difficilissima salvezza e il Como che lo guarda da molto più in alto: quindici i punti dei brianzoli, il doppio quelli dei comaschi. Ma uno di quei quindici punti i biancorossi lo hanno ottenuto al Sinigaglia, e la loro voglia di continuare a provarci nonostante l’impresa sia molto ardua non si è ancora fermata. Meno che mai accadrà oggi in una partita che giocheranno solo davanti ai loro tifosi, visto che per i comaschi la trasferta è vietata, e che significherebbe comunque una medaglia da apporsi sul petto anche in una stagione negativa.

Ma questa è una partita che vale tanto anche per il Como. Meno bisognoso di punti, anche se metterne in cascina è sempre meglio, ma tanto desideroso di riconquistare una vittoria che manca da oltre un mese. Dalla giornata in cui i ragazzi di Fabregas sconfissero il Napoli, in quel momento primo in classifica. Seconda vittoria in una settimana, dopo un’altra altrettanto difficile da prevedere, quella in casa con la Fiorentina.

E’ stata un po’ una costante di questo Como avere delle fiammate importanti, seguite poi da periodi più difficili, almeno dal punto di vista dei risultati. Delle sette vittorie, ottenute quattro sono arrivate una dietro l’altra: con Atalanta e Verona in settembre e con Fiorentina e Napoli in febbraio. Molto vicine anche le due di dicembre, contro Roma e Lecce, e poi quella di gennaio con l’Udinese. Adesso ci vorrebbe un’altra fiammata simile in questo finale, per chiudere definitivamente e matematicamente ogni discorso salvezza e cominciare davvero a lavorare per il futuro con la massima serenità.

Ma prima, serve ancora un po’ di battaglia, quella che in modo molto chiaro Fabregas ha chiesto ai suoi giocatori invitandoli alla concretezza, a tenere basse le ambizioni e alta l’attenzione. Un richiamo che oggi contro un Monza che darà il massimo non va dimenticato neppure per un secondo.

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