Cesc dixit: il blob di Fabregas

Lo spagnolo spregiudicato non solo sul campo ma anche nelle conferenze stampa. Dalla lite con Cutrone al mancato rigore, dalle vacanze a Ibiza alla polemica con il Gasp

Di Cesc Fabregas si può dire tutto tranne che sia un uomo banale o noioso nelle dichiarazioni. In un era in cui siamo destinati a morire di noia nelle interviste, specie se si tratta di conferenze stampa organizzate, con lui la musica è diversa. Pane al pane, vino al vino. Come si dice in gergo, Cesc un titolo te lo da sempre. Non ha paura di mettere il dito nella piaga, diretto ed efficace. Così abbiamo raccolto una serie di sue dichiarazioni significative dall’inizio del campionato. Alcune davvero gustose con riferimenti anche al suo nobile passato.

Prima di Como-Bologna 2-2

Il rigorista dopo l’errore di Cutrone a Udine? Da quando sono arrivato, Verdi è sempre stato il rigorista. Per quanto mi riguarda, calcia chi se la sente; il rigore è una questione di personalità più che di tecnica. Come allenatore, ho avuto solo Del Bosque che sceglieva i rigoristi da prima, qui al Como calcerà chi se la sentirà.

Dopo Atalanta-Como 2-3

Ok bella vittoria ma siamo al 10-15% di quello che vogliamo fare con questa squadra. L’importante è il lavoro e creare una mentalità. Sergi ha fatto una grandissima prestazione, per me il migliore giocatore in campo. Lui è venuto a Como per dare questa personalità alla squadra. Sapevo che fare quello che facciamo non è semplice, so di chiedergli tanto. Avere un giocatore così, che dà fiducia, crea la giocata, gioca in avanti come piace a me, è importante per creare identità.

Dopo Napoli-Como 3-1

La partita non si è fatta complicata per la palla persa da Sergi Roberto, perché prima c’è una rimessa laterale davanti alla nostra panchina: se non si gestisce bene la rimessa diventa rimessa per loro: è questione di esperienza. Lo dico sempre ai ragazzi che siamo troppo buoni, specie in alcune situazioni, dobbiamo avere più cattiveria. Siamo troppo giovani in questo momento, sicuro si imparerà. Volevamo un mix di gente giovane ed esperta, a me piace tantissimo allenare i giovani che ha voglia di sviluppare la mia idea di gioco, abbiamo uno staff che lavora e decido io alla fine su che tipo di giocatore può arrivare. Datemi Lobotka per favore, che giocatore, mamma mia! Giocatori così ti fanno vincere la partita, per la sua capacità di capire il calcio, di giocarlo, anche di recuperare palloni. Io vado matto per i calciatori così.

Prima di Como-Parma 1-1

Se lo scorso anno (per la promozione, ndr) hanno avuto cinque giorni di vacanza a Ibiza, quest’anno potrei pagare loro dieci giorni di ferie nel caso rimanessimo in Serie A.

Dopo Torino-Como 1-0

Solo la Juve è stata più forte di noi, nelle altre avremmo meritato molto di più, anche a Torino. L’errore di Braunoder? Abbiamo parlato con lui, è un ragazzo d’oro che ha dato tanto per la promozione in Serie A. Oggi, dopo un periodo di inattività, è entrato in un momento difficile e l’ha gestito bene. Poi un piccolo errore, può capitare. Nessun dramma. A volte prendo decisioni di pancia, ad esempio l’anno scorso contro il Cittadella c’era Ioannou pronto a entrare, ma io ho suggerito a Roberts di inserire Fumagalli, mi sentivo che sarebbe stato decisivo; infatti poi è entrato in uno dei gol più importanti più della storia recente del Como. Mi sento simile a Sergi Roberto, magari lui è centrocampista un po’ più box to box, ma mi ricorda il Fabregas dell’Arsenal.

Prima di Como-Lazio 1-5

La nostra idea è quella di essere propositivi. Vogliamo dominare, creare situazioni e superiorità dove lasciano spazio loro. Tanta fiducia nella mia squadra. L’opportunità per tutti arriva, ora dipende da loro.

Dopo Como-Empoli 1-0

L’anno scorso non eravamo una squadra per andare in A, abbiamo fatto un grande campionato trovando la A. Sconfitta? Si gestisce molto male, però ora so che devo comandare i giocatori e lo staff e se io dopo un ko sono negativo tutti gli altri anche lo saranno.

Dopo Genoa-Como 1-1

Ho parlato con tutti i portieri all’inizio della stagione, nessuno è sicuro di giocare sempre. Se posso cambiare un attaccante o un difensore, perché non posso cambiare il portiere? Dobbiamo andare per la nostra strada, con gente di qualità. Per me oggi Da Cunha è stato il migliore, nonostante il ruolo nuovo. Senza la palla ha fatto veramente un grande lavoro. Nico Paz?Deve migliorare la scelta finale. In 3 contro 1 deve fare l’assist per l’attaccante, non tirare in porta. Non ha gestito bene questo 2-3 occasioni. Sono cose che deve migliorare se vuole diventare un top player.

Dopo Como-Fiorentina 0-2

Il rosso a Dossena mi ha fatto arrabbiare, perché non si può lasciare in dieci la squadra. Noi siamo il Como, una società che cinque anni fa non esisteva. Dobbiamo ricordarci chi siamo e continuare a lavorare. È l’unica strada

Prima di Como-Monza 1-1

Reina ci serve come leader, perché in questa squadra ancora manca la leadership dei più giovani.

Dopo Como-Roma 2-0

Mi manca tantissimo essere in campo, certo. Però sfortunatamente ho provato a giocare con i ragazzi e mi sono stirato il flessore per cui ho detto che non giocherò più

Sono contento per Gabri, merita tantissimo questa serata. Ha fatto la storia con il Como, sta ancora facendo la differenza. Io non regalo niente, se è qui è perché lo merita. Lui ci crede sempre, oggi ha parlato lui prima della partita, ha fatto un gran discorso. È una leggenda del Como, mi aiuta tantissimo. Lo dico ora: quando si ritirerà, dovranno fargli una statua fuori dal Sinigaglia, lo dico davvero. Cutrone è arrabbiato con me, non mi parla, non mi saluta, però poi in campo deve dimostrare, come ha fatto oggi, che può fare la differenza.

Dopo Inter-Como 2-0

Oggi si è visto chi ha nella testa e nel sangue il mio calcio e chi no.

Dopo Como-Lecce 2-0

E’ stato un anno indimenticabile. Abbiamo fatto la storia riportando una società che aspettava la A da molti anni. Siamo cresciuti tantissimo, quasi troppo velocemente, in tanti settori.

Non so nemmeno io chi è il rigorista della nostra squadra. Ho pensato a Nico perché ha sempre fatto bene in allenamento. Patrick non lo ha battuto perché non è sempre stato preciso e ho pensato fosse meglio cambiare. Poteva batterlo anche Strefezza ma essendo contro la sua ex squadra la testa poteva fargli uno scherzo.

Il rapporto con Patrick è bello perché prima eravamo compagni. Non siamo amici perché non credo che tra allenatore e giocatore si possa essere amici. So solo che è capitano della squadra e che aiuta sempre tutti.

Dopo Lazio-Como 1-1

Io non giudico nessun allenatore e nessun campionato, in Italia vedo che conta solo il risultato. Quando giochi una partita in cui hai fatto bene, se non fai risultato ti massacrano. Io voglio giocatori forti e coraggiosi, con talento e intelligenza, tutte queste informazioni che abbiamo alcuni potrebbero non giocare mai. Io alleno per vedere la squadra giocare come io vedo il calcio. Non ha senso venire qui e giocare con paura.

Finita la carriera sono stato subito buttato dentro, imparo con questo gruppo, che sono molto fortunato ad avere.

Dopo Como-Milan 1-2

Sono stanco dei complimenti, noi vogliamo giocare bene e vincere. Si è visto un gran Como per 65 minuti. Se a uno che non capisce di calcio gli dici che si sta giocando Milan-Como, pensa che il Milan sia quello biancoblu. Mi piace attaccare e divertire, ero così come giocatore ed è questo che chiedo ai miei ragazzi. Fresneda era un giocatore molto vicino, ma un’operazione della Juventus che riguardava anche lo Sporting Lisbona (Alberto Costa del Vitoria Guimaraes, ndr) ha complicato le cose.

Dopo Como-Udinese 4-1

Siamo lontani dall’essere al 100% del nostro potenziale. Dobbiamo migliorare tanto. Oggi il risultato ci vede bene, abbiamo buttato dentro tutto ciò che abbiamo creato.

Paz è molto giovane, è la prima volta che gioca con continuità ad alti livelli. Io lo sottopongo sempre ad esami. È ancora un bambino, lo testo sempre per crescere mentalmente. Il mio ruolo è di aiutarli. Può avergli fatto bene stare un po’ di tempo fuori.

Dopo Como-Atalanta 1-2

Non mi interessa quello che farà l’Atalanta con il Barcellona, Con Gasperini c’è stata un po’ di tensione. A me dicono che non devo parlare con gli arbitri, ma lui lo fa sempre. Va bene che siamo il Como, ma ci vuole imparzialità e rispetto. C’è una panchina che ha sempre urlato, una squadra che nel finale perdeva tempo e l’arbitro lo ha sempre lasciato fare.

Dopo Bologna-Como 2-0

Oggi non abbiamo fatto niente da quello che abbiamo preparato in settimana. Se devo andare in B, lo faccio con le mie idee di gioco. Non mi difenderò mai, ho visto che fine ha fatto il Parma con il Milan, a difendersi.

Dopo Como-Juventus 1-2

C’era un rigore nettissimo per noi. Non contesto l’arbitro, ma il Var. Doveva richiamarlo. Voglio rispetto. Con il Milan un fallo a metà campo non fischiato da cui è nato il gol del Milan. Con la Lazio nemmeno il fallo fischiato sull’intervento su Nico Paz. Ora il fallo di mano di Gatti. Certi episodi capitano troppo spesso.

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