Che festa gli Awards di Cantù a Campione

La serata Premi per Zambrotta, Brienza, Soares, Bosa, il Como (c’era Cutrone). Commozione della vedova del dottor Giani

Sport, impresa e politica, ma anche tanta emozione: tutti insieme appassionatamente sotto lo stesso tetto, per il Gran Galà Christmas Awards, la serata di premiazioni ideata da Pallacanestro Cantù, come sempre fortemente voluta dal vicepresidente del club, Walter Sgnaolin, e andata in scena nell’elegante Salone delle Feste del Casinò di Campione d’Italia.

L’occasione – si è celebrata la terza edizione - era importante e, come sempre, sono state premiate le eccellenze del territorio in vari ambiti. Quelle sportive, come di consueto, hanno dominato la scena, anche se il premio su cui c’era più suspense era quello al “Personaggio dell’anno”, assegnato questa volta a un’associazione, ossia Confindustria Como.

In sala, tra premiati e non, un ricchissimo parterre di personaggi noti. E i premi hanno voluto essere una testimonianza del lavoro quotidiano di persone e associazioni al servizio della provincia di Como, molto spesso a contatto diretto con la gente. Come nel caso del premio “Sport con finalità sociali” ritirato da Gianluca Zambrotta, ideatore e responsabile di Azzurrini Academy, che promuove l’avvicinamento all’attività calcistica e motoria inclusiva ed è destinato a bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico e lieve disabilità intellettiva: «È bello vedere come i ragazzi migliorino in campo, a scuola e nelle loro relazioni», ha detto l’ex campione del mondo cresciuto nel Como. Targhe, in questa categoria, anche per Sport Ability e Tennis Como.

Nella serata condotta dai giornalisti Mino Taveri – amico d’infanzia del gm canturino Sandro Santoro e spesso al fianco degli eventi targati Pallacanestro Cantù – e da Eva Gini, era già noto il nome del “Premio alla carriera”, il grande Beppe Bosa, bandiera di Pallacanestro Cantù, seduto al tavolo con gli ex compagni Antonello Riva e Giorgio Cattini e signore: «Cantù deve tornare dove merita, in serie A. A me facevano marcare i giocatori più pericolosi e mi facevano tirare poco…», ha detto il campione originario di Cittadella.

Altro premio molto canturino è stato quello per Nicola Brienza, ossia il “Premio Basket”, che si aggiunge a quello come migliore allenatore della scorsa serie A e al “Reverberi – Oscar del basket”: «Sono tornato per provare a scrivere un pezzo di storia di questo club a cui devo tanto». Brienza ha vinto la concorrenza del sanfermino Riccardo Chinellato, protagonista della promozione in A2 con Avellino, e di Sofia Frustaci, giovane guardia capace di ottenere la promozione in A1 con la maglia di Villafranca.

Ancora eccellenze per il “Premio Sport”: l’ha vinto il Como, per la promozione in serie A, premio ritirato dal bomber Patrick Cutrone (in sala il dg Charlie Ludi). Ma non erano meno importanti anche le altre due candidature, ossia quelle dell’arbitro comasco Andrea Colombo, e del canottiere Gabriel Soares, vincitore di una medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi.

Spazio anche ai ricordi e a qualche lacrima. Come quelle di Roberto Allievi, presidente di Pallacanestro Cantù e della vedova del dottor Enzo Giani, la signora Antonella Fedeli: nel ricordo dello storico medico dei biancoblù, scomparso a inizio anno, è stata istituita una borsa di studio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA