Cicconi, uno da B: «Grande gioia per me e il Como»

Calcio Un ex con anima fortemente biancazzurra e che ha appena vinto i playoff di C con la Carrarese

Tra i primi a complimentarsi per la sua promozione in B con la Carrarese ci sono stati i suoi ex compagni del Como. E viceversa aveva fatto lui qualche settimana prima, festeggiando con loro a distanza la promozione in serie A. Manuel Cicconi è ancora un’anima fortemente biancazzurra, e non potrebbe essere altrimenti. Anche se dov’è ora sta benissimo, ed è felicissimo di quello che ha appena vissuto e si prepara a vivere con la Carrarese.

«Una splendida annata»

«Sono veramente felice, è stata una splendida annata, una promozione inizialmente non programmata, ma che poi abbiamo voluto e conquistato con grande determinazione. Peccato, dovrò fare ancora un altro salto per raggiungere il Como... A parte gli scherzi, ho gioito tanto anche per la promozione in serie A dei miei amici, e in squadra ce ne sono ancora diversi, non ho mai smesso di seguire il Como, sono anche venuto un paio di volte allo stadio a inizio stagione».

La sua “sliding door” è stata quella firma con l’Entella, proprio poco prima che il Como fosse promosso in C, e che soprattutto arrivasse la nuova proprietà. «C’era stata quella chiamata dalla serie B, il Como era ancora in lotta con il Mantova quindi non si sapeva come sarebbe finita, e soprattutto c’era ancora una grande incertezza societaria. In quel momento era giusto cogliere quell’opportunità. Certo, a saperlo prima come sarebbe andata avrei firmato per il Como fino a fine carriera... ma non rimpiango niente di quello che ho fatto».

E sul campo a Carrara si sta togliendo grandi soddisfazioni. «Per carattere sono uno che si trova bene con tutti, e qui c’è davvero un bell’ambiente. Una piazza piccola, ma con tanti bei progetti e tanto entusiasmo, e quest’anno è stata costruita una squadra importante per la categoria, anche se molti addetti ai lavori non ci davano certamente per favoriti. E questo è stato uno stimolo in più».

Un’emozione già vissuta con il Como, ma che con quella promozione non ha molte analogie. «È vero che quell’anno c’è stato qualche momento di difficoltà, ma quella era comunque una squadra che era stata prima in classifica per diverse giornate, era comunque una situazione più prevedibile. Vincere i playoff, che in C sono massacranti, è più faticoso, più intenso, e anche più sorprendente, io stesso all’inizio dell’anno non avrei mai pensato di arrivare dove siamo arrivati. Anche se vincere il campionato a casa propria è un’emozione unica».

«Ho fatto tanti assist»

Ora Manuel segna qualche gol in meno («però ho fatto molti assist»), ma le sue reti sono sempre belle. Su punizione il suo primo gol in prima squadra, uno dei suoi cavalli di battaglia.

«Ma con il Como ricordo soprattutto nell’anno della promozione in B la rete ad Alessandria, dove vincemmo e fu un risultato importantissimo, e una doppietta, a Grosseto, vincemmo anche lì. Ora gioco un po’ diversamente, più da quinto, meno vicino alla porta. Ma ho trovato la posizione giusta, le ho provate un po’ tutte... Scherzi a parte, chiaramente sono un po’ maturato come giocatore, e di sicuro crescendo vivo diversamente lo spogliatoio. A Como ero forse il più giovane tra i titolari, seguivo i compagni più grandi, ora ho un ruolo diverso. Ma sono sempre lo stesso, e resto un grandissimo tifoso del Como, con la serie A spero di poter venire anche a vedere qualche partita in più».

Intanto, bentornato in serie B.

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